Maroni: Astino complesso unico
«Il restauro va completato»

Difficile che il presidente di Regione Roberto Maroni si dimentichi del monastero di Astino. Per rafforzare il ricordo il presidente della società Val d’Astino e vicepresidente Mia, gli ha donato anche un cimelio, un antico chiodo di ferro recuperato dai travoni in legno.

Difficile che il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni si dimentichi del monastero di Astino. Per rafforzare il ricordo, Friedel Elzi, presidente della società Val d’Astino e vicepresidente Mia, gli ha donato anche un cimelio, un antico chiodo di ferro recuperato dai travoni in legno durante il restauro.

Il presidente pare abbia gradito, come per la visita nell’antico complesso vallombrosiano, dove si è soffermato sugli affreschi e le strutture. E nel commentare il progetto chiede i dettagli. Sulla riattivazione delle antiche coltivazioni intorno al monastero, il presidente vuole sapere come l’hanno presa i contadini, «se ci vivono del loro lavoro».

Maroni è molto colpito dalla bellezza di Astino: «È un complesso straordinario che dobbiamo completare nel recupero e valorizzare – dice –. Cose così ce ne sono poche al mondo, non in Lombardia o in Italia. Sono il distillato della nostra storia e cultura, opere d’arte e luoghi magici che dobbiamo rimettere a disposizione dei cittadini. Come Regione siamo interessati a sostenere la valorizzazione delle bellezze che ci sono, mi ha fatto molto piacere che le istituzioni bergamasche si siano già organizzate con un protocollo per unire le forze ed elaborare progetti condivisi, è quello che volevo, per avere un unico interlocutore che saprà scegliere cosa fare sul territorio. Expo non è solo Milano, tutta la Lombardia deve beneficiare di questo appuntamento, valorizzando le belle cose che ci sono. La provincia di Bergamo non è seconda a nessuno».

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