Mamma precaria, bimbo malato
Masano, lo sfratto è stato rinviato

Rinviato al 6 aprile lo sgombero dell’appartamento abitato da una donna marocchina e dal figlio di 5 anni, in programma ieri alla frazione caravaggina di Masano. A favorire lo slittamento dello sfratto, anche il presidio dell’Unione Inquilini.

Rinviato al 6 aprile lo sgombero dell’appartamento abitato da una donna marocchina e dal figlio di 5 anni, in programma ieri mattina alla frazione caravaggina di Masano.

A favorire lo slittamento dell’annunciato sfratto, anche il presidio messo in atto ieri dai referenti dell’Unione Inquilini di Bergamo e da alcuni residenti della zona, accorsi per la mobilitazione di solidarietà verso la donna che ha un’occupazione precaria e il bimbo affetto da asma bronchiale.

«L’ufficiale giudiziario ha deciso di rimandare lo sfratto dell’abitazione di proprietà privata, nella quale fino a poco tempo viveva anche il marito della donna – ha spiegato Fabio Cochis, segretario provinciale dell’Unione Inquilini –, ora in carcere per un reato di lieve entità. Condanniamo il comportamento delle istituzioni che chiudono gli occhi di fronte alla gravità dell’emergenza sfratti. Non è rimasta che l’arma estrema della disobbedienza civile – ha sostenuto Cochis – e come scudi umani gli attivisti del sindacato impediranno fisicamente l’esecuzione degli sfratti ai danni dei soggetti deboli in mancanza di soluzione alternativa».

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