Mamma muore tre giorni dopo il parto

È morta agli Ospedali Riuniti di Bergamo, per cause ancora da chiarire, tre giorni dopo il parto cesareo con cui ha dato alla luce una bambina prematura, di nome Safua. La giovane mamma, Amal Hassam, 25 anni, egiziana che abitava a Pontirolo Nuovo, è stata trovata senza vita dal personale infermieristico nel suo letto d’ospedale alle 5,45 di venerdì scorso. Circa un mese prima era stata ricoverata, perché la sua gravidanza presentava complicazioni. Martedì scorso i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia hanno deciso di farla partorire. Dopo otto mesi di gestazione è nata una bambina, Safua: adesso la piccola si trova ricoverata in terapia intensiva. La direzione sanitaria dei Riuniti ha disposto immediatamente un’autopsia sul corpo della giovane mamma, ma anche la procura – non informata dall’ospedale sull’accaduto, di cui è venuta comunque a conoscenza tramite l’interessamento della stampa al caso – ha chiesto una relazione al posto di polizia dell’ospedale.

La giovane egiziana si trovava in Italia da tre anni e abitava a Pontirolo Nuovo, nella Bassa Bergamasca, con il trentenne marito Mohammed Nasr, artigiano, e la figlia primogenita, Sabrina, due anni. Nuovamente incinta, Amal al settimo mese di gravidanza era stata ricoverata ai Riuniti per delle complicazioni. Martedì scorso il parto. Tre giorni dopo Amal Hassam è stata trovata morta nel suo letto. «Ero andata a trovarla mercoledì, il giorno dopo la nascita della bambina – spiega una cugina della giovane egiziana – e non stava bene: aveva una mascherina d’ossigeno. Il giorno dopo, giovedì, le ho telefonato: mi ha risposto dicendomi che stava meglio, ma dalla voce non sembrava affatto così. Il giorno dopo è morta».

Per accertare le cause del decesso, venerdì il corpo di Amal Hassam è stato sottoposto ad autopsia nel reparto di Anatomia Patologica dei Riuniti: l’esito dell’esame sarà noto soltanto tra qualche giorno. Il marito, Mohammed Nasr, è intenzionato ad andare a fondo nella vicenda e visionare la cartella clinica della donna la cui salma, sabato pomeriggio, è stata rimpatriata con un aereo decollato dall’aeroporto di Malpensa, sul quale si sono imbarcati lo stesso marito della giovane egiziana e la figlioletta di due anni.

Dall’ospedale nessuna dichiarazione ufficiale nel merito della vicenda: si attendono infatti gli esiti dell’esame autoptico. Alla direzione sanitaria non risulterebbe, finora, alcun errore nelle procedure seguite per il caso della paziente.

(29/09/2004)

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