«Maman» nigeriana condannata a 14 anni

È stata condannata oggi a 14 anni di reclusione e 40 mila euro di multa Elisabeth Omorogbe la «maman» nigeriana finita in carcere con l’accusa di aver tirato, fra il ’97 e il 2001, le fila della prostituzione fra Treviglio, Dalmine e Bergamo. La sentenza della Corte d’Assise di Bergamo ha riconosciuto la donna, detta Fiona, colpevole di sfruttamento dell’immigrazione clandestina e della prostituzione, ma l’ha assolta dalle accuse di riduzione in schiavitù e di interruzione dolosa di gravidanza.

Stessa sorte per altre tre connazionali della donna, con condanne da 2 a 4 anni e alcune migliaia di euro di multa. Altre due donne sono invece state assolte per insufficienza di prove. Il processo aveva preso avvio da una serie di indagini negli ambienti della prostituzione: l’accusa aveva sempre sostenuto che Fiona e le altre cinque erano a capo dell’organizzazione, mentre la difesa le aveva definite non sfruttatrici ma sfruttate.

Durante il processo sono alla fine mancate testimonianze-chiave, che avrebbero potuto aiutare a chiarire quello che effettivamente era capitato.

(28/01/2005)

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