Malore improvviso a 47 anni
Alzano, addio alla cuoca Eleonora

«Siamo qui in tanti per salutare mamma Nora, ma il silenzio è profondo. Si addice a questa cerimonia, perché si deve tacere di fronte al mistero della morte». così monsignor Alberto Facchinetti accogliendo la salma di Eleonora Zanchi, deceduta improvvisamente a 47 anni.

«Siamo qui in tanti per salutare mamma Nora, ma il silenzio è profondo. Si addice a questa cerimonia, perché si deve tacere di fronte al mistero della morte», ha detto monsignor Alberto Facchinetti, parroco di Alzano, accogliendo nella basilica la salma di Eleonora Zanchi, deceduta improvvisamente a 47 anni, dopo un malore accusato domenica.

Ad accompagnarla il marito Maurizio Pellicioli, i figli Manila e Alex, gli anziani genitori, il fratello Sergio, i parenti, i coscritti, gli amici e quanti l'hanno conosciuta e amata. Eleonora gestiva il ristorante «Km zero» di Burro.

Numerose le corone di fiori disposte sull'altare, tra cui quella dei compagni di classe di Alex che frequenta la scuola media dell'istituto comprensivo di Alzano: «Ti siamo vicini con infinito affetto».
E i ragazzi e le ragazze, amici di scuola e di oratorio, erano tanti, tutti particolarmente commossi; molti in lacrime, si sono dati conforto l'un l'altro tenendosi per mano e abbracciandosi durate la cerimonia. A loro don Alberto si è rivolto con parole pronunciate con dolcezza: «Non permettetevi di offendere più la vostra mamma, non trascurate i suoi consigli, apprezzate il dono di averla in casa con voi». Agli amici la storia di Nora, «una mamma la cui famiglia aveva ancora bisogno di lei», deve stimolare «a riprendere il proprio cammino in modo diverso con la saggezza che ci insegna Nora».

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