Maggioni: «Non votare Tentorio vuol dire fermare tutto»

«Tentorio ha condotto per cinque anni una difficile situazione con mano ferma e, nonostante le minori risorse a disposizione, con una profonda revisione delle spesa, ha mantenuto invariati i servizi erogati dall’amministrazione con particolare attenzione alle fasce più deboli» commenta Maurizio Maggioni, consigliere provinciale uscente di Forza Italia e quinto per numero di preferenze a Palafrizzoni.

«Interrompere il suo programma vorrebbe dire, per l’ennesima volta, azzerare tutto e ricominciare da capo, anche per tutte le cose che funzionano bene e sono la stragrande maggioranza. Vorrebbe dire costringere tutta la macchina dell’amministrazione a rimanere in stallo sulle cose da fare per mesi, forse per anni. E questo francamente non possiamo permettercelo…».

«La seconda riflessione che vorrei sottoporre ai nostri concittadini riguarda l’apparato della sinistra locale che sta alle spalle del candidato del Pd. Se infatti quest’ultimo ha avuto una grossa spinta nella sua corsa per Palazzo Frizzoni dalle vicende romane legate al successo di Renzi, a Bergamo la sinistra ortodossa, quella di Bruni e di Misiani, che non ha mai negato di mal sopportare un candidato di estrazione radical-borghese come Giorgio Gori, si prepara a rioccupare le poltrone di Palazzo Frizzoni, dove era seduta fino a cinque anni fa. La sinistra peggiore che Bergamo abbia mai avuto, quella che ha fermato la realizzazione della tangenziale e concesso volumetrie edificabili mai viste a cui la giunta Tentorio è riuscita a dare un taglio…».

«La sinistra sociale pura di Gargano ha già detto chiaramente che non voterà per l’altro candidato della sinistra, infatti non si presenterà alle urne Gori è andato bene per sfondare il muro a destra del Pd nel quale gli ex comunisti di Bergamo si erano sempre trincerati. Piace più ai moderati che agli ex compagni, ma è servito loro per scardinare quell’area di elettori centristi che non si erano mai fidati dei barbutos… ma di lui sì. Lui dice di voler cambiare le cose, ma in effetti si tratta di un triste ritorno al passato peggiore, nel quale si ritroverà ostaggio di interessi che potrebbero passargli sotto al naso senza che neppure se ne accorga, vista la sua totale inesperienza nella gestione della cosa pubblica e la proverbiale furbizia di quei poteri forti, ansiosi di ritrovare a Palafrizzoni gente più malleabile di Franco Tentorio».

Poteri forti che, secondo Maggioni, «hanno già lanciato segnali chiari ed inequivocabili. Non dobbiamo dimenticare che il Pd in Europa non ha mandato forze giovani e nuove, ma nomi come Cofferati & co, per cui la logica del mascheramento è sempre presente, la si fa passare sempre tra le righe, scritta a caratteri minuscoli, come le clausole bancarie. Per questo motivo esorto tutti ad andare a votare, pensando questa volta non tanto ai problemi del Paese ma al benessere della città e alla sua corretta amministrazione che per prima cosa vuol dire niente debiti e servizi efficienti. Il centro destra ha dimostrato di essere vivo e virgulto, basti pensare al mio personale risultato, contro ogni aspettativa, e poi ai giovani, a quante preferenze hanno avuto. Questa e’ la prova del cambiamento in essere e della vera volontà popolare».

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