Madone, l’accusato non risponde neppure al gip

Dopo il pubblico ministero, anche con il gip si è nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere. Osvaldo Locatelli, il 61enne di Madone fermato per l’omicidio del cugino di secondo grado, Gabriele Carminati, ha confermato la sua posizione, quella che l’aveva portato a dire al pm «Non me la sento di parlare ora, sono ancora scioccato».

E la decisione dell’accusato, che inizialmente agli inquirenti avrebbe negato ogni addebito dichiarandosi estraneo alla vicenda, ha costretto il giudice per le indagini preliminari a riservarsi ogni decisione: sia quella di convalidare il fermo che quella di confermare o meno la custodia cautelare.

I funerali della vittima - che abitava nella baracca del cugino a Madone, dove è stato trovato senza vita lunedì scorso - saranno celebrati domani pomeriggio alle 17 a Corna Imagna. L’autopsia, eseguita ieri a Ponte San Pietro, aveva fatto emergere che Gabriele Carminati è stato colpito alla giugulare, ed è morto dissanguato.

Il primo referto sulla morte parlava invece di decesso per emorragia interna, ma i carabinieri avevano cominciato a seguire la strada dell’omicidio insospettiti dalla grande quantità di sangue trovata vicino al cadavere e anche dalla traccia della ferita al collo trovata successivamente.

(05/08/2005)

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