Fanno ancora discutere al Lussana la manifestazione dello scorso primo dicembre e il breve tentativo d’occupazione del liceo. Questa volta però, ad accendere la querelle con il preside Cesare Quarenghi non sono più gli studenti, ma i genitori del comitato. «Il direttivo del Comitato genitori, avuta notizia in merito all’indicazione del dirigente scolastico ai consigli di classe di ridurre di un punto la votazione in condotta (per i più da 9 a 8) per tutti gli alunni che hanno partecipato il giorno primo dicembre ad una mobilitazione studentesca, esprime sconcerto in quanto tale orientamento lede i diritti delle famiglie, responsabili in toto dell’agire dei propri figli in ambito extrascolastico» si legge nella lettera pubblicata on-line sul sito del liceo dal comitato, che non ha mancato di esprimere anche la sua «preoccupazione alla notizia di convocazione di consigli di classe per assumere provvedimenti disciplinari nei confronti di “presunti” partecipanti all’occupazione avvenuta per una notte al liceo Lussana». «Non è stata fornita nessuna delibera, né tantomeno alcun documento in merito ai provvedimenti da prendere nei confronti dei ragazzi che hanno partecipato al presidio del primo dicembre – smentisce il preside Quarenghi –. Ogni consiglio di classe ha una sua propria responsabilità e libertà di decisione e azione. Le uniche indicazioni che io ho dato sono state a carattere sporadico e individuale a quei docenti che hanno chiesto un mio parere e consiglio riguardo alla vicenda. Altro discorso è per quel che riguarda gli studenti che hanno partecipato all’occupazione. In questo caso, in comune accordo con i coordinatori dei consigli di classe, si è deciso di provvedere alla sospensione di alcuni giorni (ancora da definirsi in sede di consiglio) degli studenti identificati. Sarebbe anzitutto antieducativo sorvolare e non prendere posizione, ma anzi spalleggiare, un atto illegale e irresponsabile come quello di impedire il regolare svolgimento delle lezioni».(18/12/2008)
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