L’opinione dei pendolari

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Fortunatamente io devo utilizzare il treno x Milano solo saltuariamente, ma questo non mi evita di assistere alle scene di sovraffollamento e carenza di pulizia delle carrozze (tranne qualche rarissimo caso). Mia figlia invece deve utilizzare quotidianamente questo treno, in particolare quello delle 7:25, e quindi lunedì scorso è rimasta a piedi come tanti, dopo oltre un’ora passata in stazione a cercare di capire cosa stesse succedendo ... E oltre al danno, ecco la beffa: martedì 11 novembre Trenitalia si è apprestata ad affermare che la soppressione del treno delle 7:25 e gli altri ritardi non erano dovuti allo sciopero, ma (guarda il caso!) ad un guasto in una cabina di Coccaglio (BS) .... Se vogliamo smetterla di prenderci in giro, io spero che chi è preposto per indagare indaghi e chi deve pagare paghi; Trenitalia si scusi formalmente con i viaggiatori paganti e rimborsi il dovuto, oltre al danno per la giornata persa. Quotidianamente sento parlare della sporcizia dei sedili, della scarsità di carrozze, dell’atteggiamento spesso vessatorio di alcuni controllori, e di altre scene da far west ... Ovviamente, non difendo chi sporca o danneggia le carrozze, chi non le pulisce come dovrebbe o chi non paga il biglietto: i controlli devono esserci, a tutti i livelli, devono essere severi ed i furbi devono essere perseguiti (... forse dei tornelli con accesso solo per chi ha il biglietto sarebbero opportuni). Invece pare che i ns. controllori si soffermino a perseguitare chi, in un treno strapieno, si è permesso di sedersi, magari giusto un attimo, in prima classe pur avendo solo un biglietto di seconda ... Cari dirigenti F.S. (o Trenitalia che sia), fatevi un esame di coscienza, oppure presto dopo Alitalia toccherà a voi ...G.Franco B.E’ una vergogna, il disservizio di ieri è stato totale ed è per questo che ha fatto tanto scalpore. La maggior parte dei pendolari paganti non ha potuto raggiungere il posto di lavoro perchè non c’erano i treni garantiti nelle fasce protette. Ma è giusto anche dire che i disservizi durano da parecchio tempo, non solo da ieri e non è un caso che per un anno intero noi pendolari della linea Bergamo Milano via Carnate abbiamo usufruito, quando c’era, del bonus per i ritardi. Adesso oltre al danno anche la beffa, perchè il balzello dei bonus risulta troppo oneroso e l’hanno tolto. Hanno raddoppiato la linea Bergamo-Milano via Treviglio, ma le stutture che fanno muovere una marea di persone le hanno costruite in altra direzione: per primo il polo Universitario a Bicocca, e quindi a Milano Greco, per non parlare della gente che per raggiungere il centro di Milano scende a Sesto S. Giovanni per prendere la Metropolitana.  Ma su questa linea Bergamo - Milano via Carnate c’è il binario unico, con tutte le conseguenze che ne derivano. E’ impensabile puntare tutto (investimenti, manutenzione, puntualità, pulizia etc etc...) sulla grande velocità. Sicuramente servirà percorrere Milano-Bologna in pochissimo tempo ma a discapito della viabilità regionale, delle migliaia di persone che pagano mensilmente un abbonamento per trovarsi poi in queste condizioni, anzi peggio, perchè per dar seguito a questa politica aziendale ci propongono un nuovo orario invernale peggiorativo, togliendo dei treni e allungando i tempi di percorrenza. Siamo noi migliaia di pendolari con il nostro contributo economico che garantiamo un gettito economico considerevole e del conto alla rovescia del timer in staz.ione Centrale per l’avvio della grande velocità sinceramente ce ne freghiamo.NicolettaParlando di treni garantiti volevo segnalare il treno che parte da Treviglio alle 7 (circa ovviamente) e passa da Caravaggio alle 7.05 diretto a Cremona. Tale treno è l’unico mezzo di trasporto per i numerosi ragazzi di Caravaggio che frequentano le scuole a Crema e ieri è stato soppresso anche se risulta essere un treno garantito. Questa mattina è stato nuovamente soppresso e sostituito con 1 (UNO) pullman e i ragazzi che non sono riusciti a salire hanno chiamato i genitori o sono tornati a casa. Sono anch’io una pendolare diretta ogni giorno a Milano da oltre 20 anni, ne ho piene le scatole di farmi trattare come un pacco che viaggia in un vagone merci e sentendo i commenti sul nuovo orario invernale da definire, temo (e spero), che si torni a bei vecchi tempi, quando facevamo due chiacchere fino a tardi tranquilli sui binari della stazione di Lambrate. CarlaAltro che non possono salire i cani sui treni, se vanno avanti così possono fare a meno di fare sciopero, non saliremo più neanche noi e quando lo sciopero lo faranno i consumatori ci sarà da ridere! Grazie. GiancarloL’evidente incapacità di gestire il trasporto pubblico su rotaia, infinitamente vissuta e sottolineata quotidianamente da migliaia di pendolari, vittime di un cronico disservizio, genera una sola domanda: "Ma perchè pagare per non ottenere l’oggetto della prestazione"? Per il fatto che ogni giorno si venga trattati peggio di animali in transumanza, forse occorre ricordare alle ferrovie che i carri bestiame dovrebbero essere utilizzati non per il trasporto dei passeggeri, ma per altro specifico scopo. La cosa scandalosa è il fatto che un compenso viene regolarmente versato in anticipo per ricevere un "puntuale disservizio", l’unica cosa garantita da una struttura di persone inadeguate, condita da incapacità gestionale e professionale, boria e sprechi. Negli ultimi mesi si è più volte assistito impotenti ad episodi di soppressione di treni in partenza dalla stazione centrale di Milano, oppure di essere ostaggi di non meglio identificati oggetti in metallo su ruota in aperta campagna perchè qualcuno dei summenzionati incapaci non riesce a far funzionare il sistema automatico (?) di gestione delle stazioni (ci si ricorderà la serata di ottobre in cui è rimasta parallizzata la stazione centrale di Milano per ore. Ora addirittura si viola la legge non rispettando le fascie di garanzia in caso di sciopero, e dietro richiesta di spiegazioni i capistazione mentono, sapendo di mentire, adducendo fantomatici guasti sulla linea.E hanno ancora il coraggio di chiedere l’esibizione del biglietto? Signori, da domani a richieste di tal genere le risposte saranno:"Mi spiace, ma ho soppresso il meccanismo per l’estrazione della banconota per l’acquisto del biglietto, mi scuso per il disagio".E adesso aspettiamo di vedere le modifiche all’orario invernale... Ma la soluzione c’è: andremo tutti a lavorare a Bologna no? tanto si riuscirà a raggiungerla in un’ora da Milano...che ci vuole? salutiMarcoCarissimi, la presente per testimoniare il disagio creato dalle Ferrovie dello Stato che non hanno provveduto a fare sì che venissero mantenuti i treni "garantiti". Questa mattina dalla stazione di Verdello non sono passati né il treno delle 7.58, né 8.20. (Ma mi dicono che nemmeno quelli prima sono partiti). Non sono state date informazioni se non l’annuncio della soppressione a ridosso dell’orario di partenza (la soppressione del 7.58 non è stata nemmeno annunciata per altro). Ho raggiunto Milano in auto, dopo le 10.30. A chi dovrei chiedere rimborso per il costo del pedaggio autostradale A/R, benzina A/R, costo della giornata persa del mio abbonamento mensile, costo dell’abbonamento per il parcheggio auto in prossimità della stazione di Verdello, costo del parcheggio auto a Milano, mancate ore di lavoro? Chi tutela il mio diritto a non vedere sprecati il mio denaro e il mio tempo? Grazie per averci permesso di raccontare il disagio. Pendolare amareggiata con le tasche un pò più leggere.SilviaPer l’ennesima volta è dimostrato (se ancora ce ne fosse bisogno) lo schifo al quale noi pendolari dobbiamo esser sottoposti: trovo rivoltante l’atteggiamento delle ferrovie che si arrogano il diritto a privare i cittadini di un servizio di base, lautamente pagato da noi che paghiamo il mensile con disarmante regolarità,senza rispetto degli accordi che prevedono, in caso di sciopero, delle fasce GARANTITE in modo da non far ricadere totalmente sugli utenti il mancato servizio dovuto ad una LORO protesta. Io proporrei invece un bello sciopero degli abbonamenti fino a quando questo schifoso residuato di servizio pubblico mal gestito DA SEMPRE vada definitivamente in fallimento (sono consapevole che è irrealizzabile).SalutiFabioMi unisco alle proteste infuriate dei colleghi pendolari! Sono una pendolare del treno delle 7.49 da Brescia per Milano Centrale. Il treno è arrivato a Bergamo ma lì si è fermato mentre all’altoparlante comunicavano che "il treno sul binario 5 non effettua servizio passeggeri". Non sapendo che altri treni pigliare per Milano Centrale, considerando che il treno delle 8.11 era stato soppresso, ho preferito usare l’auto. L’ambiente ringrazia.SoniaAccetto il vostro gentile invito e di seguito porto la mia testimonianza per quanto riguarda lo sciopero dei treni di oggi lunedì 10 novembre. Non è la prima volta che mi trovo ad affrontare uno sciopero indetto da chissà quale sindacato delle ferrovie, ed in genere le fasce garantite mi hanno permesso di andare e tornare sempre senza particolari disagi.. a parte oggi. Lavoro a Rho, e per arrivare in ufficio solitamente utilizzo prima il treno 7.25 per Milano Centrale per poi cambiare a Pioltello, Suburbano S5 per Varese. Arrivato in stazione a Bergamo, l’annuncio dava “Treno per Milano Centrale pronto al binario 5”, ma sul binario 5 non c’era nessun treno, solo tantissima gente che cercava di capire cosa stesse succedendo. Difatti da li a poco la notizia della soppressione del treno. La seconda alternativa, Milano Porta Garibaldi delle 7.21. In ritardo di 40 minuti, con ritardo in apparente aumento. Certamente non utile per chi, come me, deve poi cambiare treno. Mi trovo costretto a prendere “l’insperato” treno per Sesto San Giovanni delle 6.27 (in pauroso ritardo), purtroppo (ovviamente..) mancando la coincidenza a Pioltello. Decido di proseguire fino a Lambrate dove poi trovo un treno che mi porta a Milano Centrale (anche quello in ritardo, ma per lo meno utile per me). A Milano Centrale il tabellone dà pochissimi treni in partenza, e nessuno utile per me. Mi trovo costretto a raggiungere a piedi la stazione di Milano Repubblica, non distante da Centrale, dove spero di trovare un suburbano per Rho. Arrivato a Milano Repubblica stessa musica, tutti i treni utili soppressi (anche se mi trovavo ancora in fascia garantita) con l’aggravante di una totale confusione anche nelle segnalazioni: sui Display venivano indicati in arrivo treni che in realtà non sono mai passati. La morale è che sono caduto in piena fascia “sciopero garantito”, rimando bloccato a Milano, senza possibilità ne di tornare a casa, ne di raggiungere l’ufficio. Ho raggiunto l’ufficio solo grazie ad un collega, costretto a sacrificare 1h e mezza di lavoro per venire a recuperarmi, e devo ancora tornare a casa! Trovo inspiegabile ed offensivo questo trattamento dei pendolari da parte di Trenitalia. Alla fine chi paga è sempre il povero utente, in barba a tutte le leggi e garanzie del caso. Alla fine, ancora una volta, chi ha la meglio è chi può permettersi di fare la voce grossa. Marco B.Giusto! Dovevano garantire il servizio come tutti quelli che hanno questo obbligo e non ci raccontino le solite balle, chissà perché questi delle categorie dei trasporti pubblici si sentono così "privilegiati"!?! Bruno  L’articolo 340 del Codice Penale (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) prevede che "chiunque, fuori dei casi previsti da particolari disposizioni di legge, cagiona una interruzione o turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità, è punito con la reclusione fino a un anno. I capi, o promotori od organizzatori sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni". Francesco GrazianoComitato Pendolari Bergamaschi (DI SERIE B)Mi associo con il «collega pendolare». Credo che quello che è accaduto questa mattina con la soppressione del 2616 sia, a dir poco, gravissimo. Non so dire se possiamo chiamarlo interruzione di pubblico servizio. Rimane il fatto che su quel 6.27 per Sesto S.Giovanni io ci sono salita. Facendo tutte le fermate da Bergamo a Milano, su quel treno è salita anche una quantità indescrivibile di gente. Come da copione (dati i finestrini bloccati e l’aria condizionata insufficiente) l’aria all’interno delle carrozze è diventata subito irrespirabile. E come da copione ho assistito all’ennesimo svenimento. Come è possibile che nel 2008 si debba sempre viaggiare come degli animali? Probabilmente dovremmo iniziare a fare manifestazioni e raccolta firme per impedire il trasporto indecoroso della specie pendolare...come si fa contro il trasporto di mucche e galline! E qui non si parla solo di oggi...non è questione di sciopero. Tutti i giorni è la stessa storia. Quasi ogni giorno sul 2616 si vede uno svenimento. Ci vogliamo chiedere perchè??? Io fortunatamente questa sera volerò a Londra, dove i trasporti pubblici, è vero, si pagano più che qui. Ma se un treno deve partire alle 7.25...parte alle 7.25 e 5 sec. Non alle 7.40!Mi spiace per voi, che stasera dovrete di nuovo affidarvi ai nostri amici di Trenitalia...In bocca al lupo a tutti!AlessiaQuesta lettera è stata inviata a Trenitalia e, per conoscenza, anche a L’Eco Web Dopo numerose occasioni in cui in caso di sciopero i dipendenti della vostra azienda hanno rispettato quanto è prescritto per legge, ossia il rispetto delle fasce di garanzia, in data odierna i vostri dipendenti sono tornati ai bei tempi degli scioperi selvaggi...c’è di che esserne fieri...complimenti vivissimi...Il treno 2616 delle 7.25 da Bergamo per Milano Centrale è stato inopinatamente soppresso, nonostante sia un treno garantito in caso di sciopero (è sufficiente cliccare sul link di seguito per verificarlo): http://www.trenitalia.com/cms/v/index.jsp?vgnextoid=e969e175c30aa110VgnVCM1000003f16f90aRCRDEstratto della legge 17 Giugno 1990 n.146 - Treni garantiti in caso di sciopero I servizi minimi garantiti per legge, nei soli giorni feriali, sono individuati per linea, numero di treno e orario effettivo di partenza, che può anche essere diverso da quello normalmente previsto. Quanto accaduto oggi si può configurare probabilmente come interruzione di pubblico servizio, ma non sono un avvocato, nè un giurista e quindi non ne posso essere certo.Non cercate neppure di nascondervi dietro al fatto che un treno questa mattina è effettivamente partito dalla stazione di Bergamo verso le 7.30, ossia il 6.27 per Sesto San Giovanni in ritardo di ben 65 minuti: il sottoscritto per esempio (ma non sono il solo) è stato costretto a prendere un giorno di ferie perchè tale treno, a differenza del 2616, non arrivava in stazione Centrale, bensì a Lambrate, peccato però che alle 8.45 iniziasse lo sciopero dei mezzi dell’ATM a Milano...Non voglio neppure immaginare cosa accadrà nella fascia oraria garantita di questa sera... Con disgusto per il comportamento irresponsabile di chi lavora nella vostra azienda vi porgo i miei saluti Marcello Prestini(10/11/2008)

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