Cronaca
Giovedì 17 Marzo 2005
L’inchiesta sui rifiuti illegali: scatta l’emergenza immondizia in una ventina di Comuni
L’inchiesta sui rifiuti illegalmente ritirati e smaltiti, che ha portato agli arresti domiciliari Gino Rota, 55 anni, di Sant’Omobono, presidente del consiglio di amministrazione della Rota srl e Saverio Divuono, 58 anni, amministratore delegato della Adda Express, e all’obbligo di firma il capoarea della Rota srl, Francesco Bonesi, 31 anni, di Villa d’Almè e Massimo Scordio, 34 anni, di Olginate, sta mettendo in ginocchio più di una ventina di Comuni della Bergamasca. Sono 12 Comuni della Valle Imagna, 9 dell’Isola, altri sparsi in provincia come Curno e Cenate Sotto, che direttamente o indirettamente si sono affidati alla ditta Rota per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Sono tutti in attesa di sapere cosa succederà e, in particolare in Valle Imagna, si aspettano di avere indicazioni dalla Comunità Montana.
Il sindaco di Sant’Omobono ha dato per ora disposizione agli operatori ecologici di provvedere al ritiro dei sacchi dell’immondizia che vengono stoccati nella stazione ecologica, ma è certamente una situazione che non può durare a lungo. Lo stesso vale per gli altri Comuni, loro malgrado coinvolti - di riflesso - nella vicenda.
Intanto, mentre le indagini segnano il passo, l’inchiesta si è spostata sul piano giudiziario. Stamane in tribunale sono comparsi davanti al gip Patrizia Ingrascì i due imprenditori sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari,Gino Rota, 55 anni, presidente del consiglio di amministrazione della Rota srl, e Saverio Divuono, 58 anni, amministratore delegato dell’Adda Express, e i due indagati sottoposti all’obbligo di firma, Francesco Bonesi, 31 anni, di Villa d’Almè (capoarea della Rota srl) e Massimo Scordio, 34 anni, di Olginate. Tre dei quattro indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo Francesco Bonesi ha acconsentito a rispondere alle domande del gip, confermando sostanzialmente la sua completa estraneità ai fatti che gli vengono contestati.
(17/03/2005)
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