L’Eco di Bergamo intitola una fondazione a mons. Spada

Nascerà una «Fondazione Andrea Spada», una fondazione che si occuperà di giornalismo, di studi e di persone che hanno bisogno. Lo ha annunciato il direttore del nostro giornale, Ettore Ongis, al termine della messa in suffragio di monsignor Spada, «affinché la sua figura e il suo straordinario esempio non vengano dimenticati».

Perchè Andrea Spada è stato l’espressione della sua gente attraverso la parola di fraternità e di umanità, attraverso la Parola evangelica, attraverso la storia e la cronaca. E lo ha fatto da un pulpito del tutto particolare, quello del quotidiano. A spiegare la vita di monsignor Andrea Spada, per cinquantuno anni direttore responsabile del nostro quotidiano, è stato don Lino Lazzari, durante l’omelia della messa celebrata in suffragio di Monsignor Spada nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, messa concelebrata da quattro sacerdoti della diocesi che sono impegnati nell’attività giornalistica: don Lino Lazzari, monsignor Andrea Paiocchi, don Arturo Bellini, don Massimo Maffioletti.Al termine della messa il direttore Ongis ha rivolto una parola di saluto e di augurio alle persone intervenute, ai dipendenti e collaboratori de L’Eco, ai parenti di monsignor Spada, e ha annunciato la costituzione di una «Fondazione». «Non vogliamo dimenticare don Spada, non vogliamo dimenticare il suo straordinario esempio - ha detto Ongis -. Per questa ragione i giornalisti dell’Eco e la Sesaab hanno pensato alla creazione di una fondazione "Andrea Spada". Una fondazione che si occupi di raccogliere e di approfondire l’opera e il pensiero del nostro direttore e che si ponga diversi altri obiettivi come una riflessione sul mestiere del giornalista, magari attraverso un convegno nazionale annuale. La fondazione assegnerà borse di studio a giovani che affrontano lo studio della comunicazione. Altre iniziative riguarderanno le persone più bisognose e la sua Valle di Scalve che tanto amava».

(23/12/2004)

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