Cronaca
Venerdì 09 Giugno 2006
L’Aler di Bergamo festaggia cent’annidi impegno nell’edilizia residenziale pubblica
L’Aler di Bergamo compie cent’anni, e per festeggiare degnamente l’avvenimento ha avviato la prima di una serie di manifestazioni rivolte a ricordare l’evoluzione che ha avuto nella nostra città l’edilizia residenziale pubblica. Teatro delle celebrazioni la splendida cornice di Città Alta dove le più importanti autorità provinciali e regionali si sono date appuntamento per discutere di un tema che negli anni ha acquistato via via più rilievo: l’importanza della casa anche come fattore di integrazione sociale.A dare il via alle celebrazioni, il taglio del nastro da parte del presidente dell’Aler di Bergamo, l’ingegnere architetto Narno Poli che ha inaugurato la mostra storica dell’Aler, allestita nell’ex Ateneo, in piazza Reginaldo Giuliani. La mostra si sviluppa attraverso un tracciato fatto di fotografie che mostrano come la storia della nostra città sia profondamente integrata con quella dell’edilizia residenziale pubblica. Partendo dal 1908 con la costruzione del primo lotto di edifici nel quartiere Malpensata, fino ai tempi più recenti.Quindi, tavola rotonda sull’edilizia residenziale tra passato, presente e futuro, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la vicepresidente Viviana Beccalossi, l’assessore regionale alle politiche per la casa Gian Piero Borghini, l’assessore provinciale alla viabilità e protezione civile Walter Milesi e il sindaco di Bergamo Roberto Bruni.Il dibattito ha toccato, tra gli altri, il tema della sicurezza e del disagio sociale, un problema strettamente legato allo sviluppo dell’edilizia residenziale.Più in generale, l’edilizia residenziale - secondo il sindaco Roberto Bruni - ha contribuito a dare forma alla città, basti pensare al quartiere di Monterosso, alla Malpensata e a via Carnovali. «Il risultato - ha aggiunto il sindaco - è che nei quartieri di edilizia residenziale pubblica non si sono formati fenomeni di ghettizzazione».(10/06/2006)
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