L’orto urbano va di moda
63 a Bergamo, 2.800 sono lombardi

Anche in città è sempre più «ortomania», sia per il gusto di coltivare le verdure da portare in tavola, sia per passione e svago. A Bergamo sono 63 gli orti urbani messi a disposizione dal Comune, spazi verdi dove i cittadini possono recuperare il contatto con la terra.

Anche in città è sempre più «ortomania», sia per il gusto di coltivare le verdure da portare in tavola, sia per passione e svago. A Bergamo sono 63 gli orti urbani messi a disposizione dall’amministrazione comunale, spazi verdi dove i cittadini possono recuperare il contatto con la terra e riscoprire la stagionalità della verdura oltre che passare del tempo in modo sano all’aria aperta.

«Nelle città - sottolinea la Coldiretti bergamasca - gli orti urbani sono una risorsa importante, perché assolvono a una duplice funzione: da una parte fornire ad anziani e famiglie un servizio con costi di gestione molto limitati, dall’altra migliorare la vivibilità delle periferie dove si solito queste aree vengono ricavate e attrezzate».

Secondo una mappa tracciata dalla Coldiretti regionale gli orti urbani nei capoluoghi di provincia della Lombardia sfiorano quota 2.800, con una crescita del 40% rispetto a due anni fa. Dal 2012 a oggi infatti il numero è passato da circa duemila a quasi 2.800 appezzamenti. A Bergamo i 63 orti urbani sono posti all’interno dei parchi e sul territorio comunale (entro i prossimi 15 giorni il Comune renderà noti i nomi dei concessionari a cui verranno assegnati) dislocati tra via Pizzo Redorta (18), via dell’Azzanella (6), via Cavalli – Cave (8), via dei Caravana (5), via Morali (14), via Pescaria (6), via Parco Quintino (6). La concessione dell’orto a Bergamo è a titolo gratuito ed ha durata massima di tre anni. Può essere rinnovata per un uguale periodo. Ogni concessionario è tenuto a rimborsare al Comune le spese di acqua e luce, per un importo pari a 50 euro annui. Inoltre, prima della sottoscrizione, il concessionario deve pagare le spese contrattuali che ammontano a 242 euro.

Come associazione – dice Coldiretti Bergamo - abbiamo contribuito alla programmazione del progetto “Orti nel Parco”, promosso in sinergia con il Parco dei Colli di Bergamo ed il CEA, Centro di Etica Ambientale, che attraverso una serie di incontri divulgativi permette ai partecipanti di apprendere le nozioni basilari per la gestione dell’orto. Il Parco dei Colli ha messo a disposizione un’area di circa 1000 mq. adiacente la sede, nella quale sono stati realizzati 16 lotti assegnati in base a una graduatoria, a coloro che ne hanno fatto richiesta. Un’esperienza di coltivazione partecipata e collettiva nella produzione di ortaggi e fiori con una grande valenza didattica e sociale, sperimentando metodi di coltivazione e pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente».

Gli orti urbani contribuiscono anche a rafforzare il polmone verde delle città. In Lombardia la disponibilità di verde urbano, secondo gli ultimi dati Istat, è di circa 36 metri quadrati per abitante, con valori pro capite molto diversi a seconda dei capoluoghi di provincia: 8,9 a Varese, 9,9 a Como, 49,7 a Sondrio, 16,4 a Milano, 10,8 a Bergamo, 137,9 a Brescia, 198 a Pavia, 36,2 a Cremona, 33,8 a Mantova, 6,7 a Lecco, 23,6 a Lodi e 70,4 a Monza.

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