L'orto che scaccia la crisi
Ecco 20 aree da coltivare

Tornano in auge gli orti. Quasi scomparsi negli ultimi anni tornano in evoluzione non solo come risposta alla crisi e a un rinnovato bisogno di genuinità, ma anche come luoghi di incontro e socializzazione. Alcuni li chiamano orti urbani, altri orti sociali.

Tornano in auge gli orti. Quasi scomparsi negli ultimi anni tornano in evoluzione non solo come risposta alla crisi e a un rinnovato bisogno di genuinità, ma anche come luoghi di incontro e socializzazione. Alcuni li chiamano orti urbani, altri orti sociali.

E si possono avere «in gestione» attraverso bandi comunali. Anche il Comune di Ponte San Pietro ha aderito a un bando promosso dalla Fondazione Cariplo denominato «Educare alla sostenibilità», che prevede finanziamenti pubblici per progetti di diffusione delle conoscenze e per orientare decisioni in modo sostenibile.

All'interno del progetto presentato alla Fondazione e denominato «Suoli condivisi» il Comune di Ponte ha approvato il progetto «Orto? Curalo che ti curi» in cui ha assunto il ruolo di partner, mentre capofila è la cooperativa sociale L'Albero di Almenno San Bartolomeo. Alla stesura del progetto hanno partecipato la cooperativa Linus di Almenno San Bartolomeo e la cooperativa sociale Il Segno di Ponte San Pietro.

Il terreno già recintato e destinato dal Comune di Ponte all'assegnazione di 20 orti sociali è in via Forlanini (zona Policlinico). Presto verranno realizzate strutture di supporto: capanna per deposito attrezzi, vialetti, vasche raccolta acqua meteorica da riutilizzare e area di compostaggio. Le dimensioni degli orti saranno 50 metri quadrati (10 per 5) e tutta l'area avrà un unico accesso in via Forlanini.

Gli orti da assegnare verranno suddivisi in quattro settori sulla base delle quattro categorie di assegnazione così suddivise: quattro lotti per orti per anziani, sette lotti per orti famiglie, quattro lotti per persone singole e cinque lotti a disposizione del Comune che destinerà ad attività di promozione dell'orticoltura. La quota annua per sarà di 1 euro per metro quadro assegnato.

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