Cronaca
Mercoledì 22 Marzo 2017
Londra, pomeriggio di follia e morte
I sostenitori dell’Isis: vendetta per Mosul
Pomeriggio di follia omicida a Londra, dove un uomo è piombato sulla folla con un Suv e ha tentato di fare irruzione nel Parlamento britannico armato con un coltello. Ecco il film dell’attacco.
ORE 14.30 (ora locale, le 15.30 in Italia) - Un Suv piomba a oltre 80 chilometri all’ora sui pedoni e ciclisti che affollano il ponte di Westminster, uno dei luoghi più frequentati dai turisti a Londra, dove si scattano le foto con il Big Ben sullo sfondo. Molti, intenti a scattare, non si rendono conto di quello che accade. L’auto aveva deviato la propria corsa, iniziando a falciare persone sul marciapiede. Scatta il panico, testimoni notano la scia di sangue lasciata dall’auto e i corpi a terra. Una donna viene dichiarata morta poco dopo l’arrivo in ospedale. Un’altra persona muore, ma l’identità non è ancora nota. Una donna cade nel Tamigi. Verrà poi tratta in salvo ma è in gravi condizioni.
ORE 14.35 Il Suv, registrato in Essex lo scorso anno, prosegue la sua folle corsa fino alle recinzioni del Parlamento, che dista un centinaio di metri. Il mezzo si schianta sulla ringhiera di protezione. Il conducente del mezzo, «con abiti scuri e una t-shirt», scende dall’auto brandendo due coltelli di tipo militare.
ORE 14.40 La polizia di Londra dirama il primo alert: la situazione è ancora confusa, alla centrale arrivano contestualmente le segnalazioni dell’auto sul ponte e di corpi nel Tamigi e di un uomo armato nei pressi.
ORE 14.45 L’aggressore, un «asiatico di circa 40 anni», secondo i testimoni, riesce a ferire un agente. Altre tre uomini della sicurezza sparano tre-quattro volte, colpendo e ferendo l’aggressore che morirà più tardi in ospedale. Un parlamentare conservatore tenta inutilmente di salvare l’agente praticandogli la respirazione bocca a bocca e cercando di fermare il flusso di sangue.
ORE 14.48 Il Parlamento viene isolato. La premier Theresa May caricata a bordo di un’auto veloce dalla sicurezza e trasportata in un luogo sicuro. Polizia e militari vengono schierati nell’area.
ORE 19.00 - I sostenitori dell’Isis celebrano sui propri network l’attacco, parlando di «sangue al sangue» e di «vendetta» per i bombardamenti britannici su Mosul.
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