Un «patto per la famiglia» che comprende agevolazioni economiche, nuovi nidi, sostegno per gli affitti e acquisto della casa, ma anche voucher e fondi per l’istruzione. È il pacchetto di interventi a favore delle famiglie lanciato oggi dalla Regione Lombardia. «Un cambio di mentalità - ha detto il presidente Roberto Formigoni -: la famiglia non è più destinataria di politiche assistenziali, ma un soggetto privilegiato, protagonista delle politiche sociali». Le misure dovrebbero in parte essere operative da subito, in parte da quando il Governo licenzierà il decreto sul federalismo fiscale.
Gli interventi di sostegno hanno come priorità le famiglie numerose e a basso reddito: tra i provvedimenti c’è l’azzeramento o diminuzione dell’Ici sulla prima casa e della tassa sui rifiuti (d’intesa con l’Anci) sui consumi elettrici e servizi pubblici.
Inoltre, nel triennio 2007-2009, il nuovo programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica metterà in campo oltre 512 milioni di euro, di cui circa il 50% destinato al sostegno per l’affitto o l’acquisto della prima casa.
Ma la vera novità riguarda il voucher di conciliazione, un’iniziativa pilota finanziata con 2 milioni di euro che porterà all’introduzione di un voucher che permette l’accesso a servizi come quello di baby-sitter o nido, oppure a scelta la monetarizzazione con conseguente l’integrazione del reddito. L’assessore regionale alla Famiglia, Giancarlo Abelli, ha sottolineato che «mentre dal Governo viene messo in discussione il valore della famiglia, in Lombardia questo diviene un valore indiscutibile e non negoziabile».
(09/05/2007)
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