Cronaca
Giovedì 30 Ottobre 2014
Lombardia, casa vecchia casa
Il 65% costruito prima del 1971
«Saremo i primi in Italia a varare una Legge sul consumo di suolo, che conterrà strumenti innovativi per privilegiare le ristrutturazioni, gli adeguamenti energetici e il recupero degli immobili esistenti».
Lo ha detto l’assessore regionale al Territorio, urbanistica e difesa del suolo, Viviana Beccalossi,ad un convegno sulla riqualificazione del patrimonio urbano e immobiliare promosso dalla Cna Lombardia (Confederazione nazionale dell’artigianato) settore costruzioni.
«Secondo i dati forniti dalla Cna – ha continuato la Beccalossi – il 65 per cento degli edifici presenti in Lombardia - è stato costruito prima del 1971. Si tratta di 886.000 immobili su un totale di 1,3 milioni e ben 220.000 sono considerati in pessimo stato di conservazione. A questi si aggiungano 23 milioni di metri quadrati di insediamenti dismessi, il 30 per cento dei quali in provincia di Milano. L’occasione per la ripresa del settore è enorme proprio a partire da questo patrimonio da riqualificare».
Come testimonia uno studio di Bankitalia, a partire dal 2008 il settore delle costruzioni ha perso il 47 per cento degli addetti, il 49 per cento di ore lavorate, il 40 per cento di imprese attive e il 30 per cento di attività, contribuendo al calo di 1,5 per cento del Pil nazionale.«Impensabile – ha aggiunto la Beccalossi – che un settore trainante per l’economia come quello delle costruzioni, che solo nella nostra regione conta più di 10 mila azienda, possa continuare a perdere posti di lavoro come da sei anni a questa parte. La ripresa economica passa necessariamente dalla ripresa del settore edile».
«Pensiamo in particolare – ha concluso Beccalossi – ai siti industriali, commerciali, ma anche agli edifici storici. Promuovere azioni di rigenerazione urbana significa restituire e riutilizzare aree che all’interno del territorio urbanizzato oggi sono degradate, abbandonate o sottoutilizzate. C’è da lavorare tanto per rendere migliori le nostre città senza sprecare un metro quadrato in più di territorio verde».
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