Lombardia, arriverà da ottobre
il «reddito di autonomia»: 700 euro

Partirà con l’inizio del prossimo autunno, in Lombardia, il «reddito di autonomia». Lo ha confermato l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, lunedì mattina, intervenendo a una trasmissione televisiva.

«Stiamo studiando - ha detto Aprea - come garantire un assegno di emergenza che consenta ai nuovi poveri, dei quali abbiamo deciso di farci carico, di avere un aiuto. Non sarà comunque un assegno per stare a casa a far niente».

Per quanto riguarda l’importo dell’assegno, l’assessore ha spiegato che, dopo l’assestamento di bilancio, «sarà più chiara la disponibilità di fondi da destinare a questo intervento», ma, tenuto conto che oggi servono circa 700 euro per vivere, la cifra sarà «indicativamente quella».

Il primo passo per poter accedere a questo nuovo sussidio sarà quello della verifica dei requisiti tramite la presentazione del modello Isee. L’indicatore della situazione economica equivalente permette di misurare la condizione economica delle famiglie: tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (numero e tipologia).

CUMULABILITA’ AIUTI FINO A 700 EURO
Rispondendo a una domanda circa la cumulabilità con altri aiuti (comunale e/o altro), Aprea ha spiegato che «l’aiuto pubblico massimo sarà di 700 euro». Quindi, ad esempio, chi già ne percepisce 400, potrà riceverne al massimo 300 e così via.

IL GOVERNO FACCIA LA SUA PARTE
Da Aprea un appello anche al Governo «affinché faccia qualcosa». «Noi stiamo facendo tanto con la ’Dote unica lavoro’ - ha sottolineato -, ad oggi ne abbiamo attivate 66.224 e avviato al lavoro 450.149 persone. Le ’Doti’ sono strumenti che funzionano e da Roma che fanno? La vogliono cancellare. Anziché sostenere le Regioni virtuose, preferiscono distruggere un sistema che funziona».

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