Cronaca / Bergamo Città
Sabato 29 Novembre 2014
Lo stop alle trasferte? Tardivo
«E perchè non ai romanisti?»
Il sindacato Ugl: nel rapporto 2014 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive Roma e Atalanta erano già specificamente indicate tra le tifoserie più astiose.
Dall’analisi dei fatti, «che si sono ripetuti ciclicamente almeno in quel di Bergamo e solo in determinate circostanze (non a caso per due volte consecutive Atalanta contro Roma), ci lascia perplessi il fatto che l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive, non abbia quantomeno vietato la trasferta dei tifosi romanisti di sabato 22 novembre» scrive la segreteria lombarda dell’Ugl Polizia di Stato.
Questo anche «alla luce delle dettagliate e preventive informative che la Digos di Bergamo e di Roma avevano preventivamente trasmesso, tutte coincidenti nel segnalare l’elevato rischio di incidenti, anche in ragione dei precedenti specifici riferiti all’incontro Atalanta-Roma del 1 dicembre 2013». Ma c’è di più: «L’evidenza dei comportamenti illegali posti in essere dalla due tifoserie, è stata indicata anche nel Rapporto 2014 redatto dagli esperti dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive a dimostrazione che, le valutazioni di rischio, in ordine ad incontri tra le due compagini sportive avrebbe dovuto comportare il massimo rigore in tema di autorizzazioni alle trasferte di entrambe le tifoserie»
A pagina 21 si legge che «...tra le tifoserie che si sono dimostrate particolarmente astiose sono quelle della Roma (coinvolta in 5 episodi di violenza), Fiorentina, Napoli e Verona Hellas (rispettivamente in 4), Atalanta (3), Nocerina e Spezia (2). Queste 7 tifoserie (sulle 41 responsabili di scontri pari al 17%), sono responsabili del 41% degli scontri registrati (24 su 58)».
Ciò nonostante, prosegue l’Ugl «solo venerdì 28, il ministro dell’Interno ha firmato un provvedimento di divieto di trasferta per tre mesi ai tifosi atalantini (noi diciamo perché non anche nei confronti dei tifosi romanisti?), che riteniamo tardivo e figlio di una errata valutazione del rischio da parte degli esperti dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive i quali, avrebbero potuto già dalla settimana scorsa, prendere provvedimenti molto più incisivi tali da evitare la devastazione della città di Bergamo e le gravi conseguenze fisiche nei confronti dei poliziotti in servizio».
«Riteniamo inconcepibile che si adottino provvedimenti restrittivi nei confronti di “gruppi criminali organizzati” solo e sempre a posteriori e sulla scorta di danni materiali e fisici già accaduti anziché agire in anticipo evitando, pertanto, che la furia distruttrice di questi “balordi” possa mettere in pericolo la vita di tanti cittadini onesti che si recano allo stadio per piacere, ma anche di quelli che ci vanno per servizio.» conclude il sindacato.
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