ll volontariato apre agli stranieri
I profughi diventano una risorsa

I cittadini stranieri che sbarcano sulle coste italiane e che arrivano in Bergamasca potranno svolgere attività di volontariato sia nel territorio comunale dove hanno trovato ospitalità, sia per i Comuni inclusi negli ambiti territoriali.

La novità è contenuta in un protocollo d’intesa che verrà sottoscritto il 2 ottobre nel corso di un incontro organizzato in Prefettura a Bergamo. L’obiettivo è favorire l’inserimento di chi trova ospitalità nel tessuto sociale della nostra terra.

I profughi in attesa del riconoscimento del diritto d’asilo - pratica per la quale potrebbero passare anche anni - attualmente non possono né lavorare né svolgere altre attività, neppure come volontari. Il protocollo ora permetterà loro di sperimentare - in modo del tutto legale - alcune attività come volontari, sia al servizio del gruppo del quale fanno parte, sia dell’intera collettività.

Il testo del documento - spiega un comunicato della Prefettura - «è frutto del costante dialogo avviato tra gli attori istituzionali che operano sul territorio bergamasco, e costituisce un esempio particolarmente proficuo di collaborazione interistituzionale avviata in questa provincia, anche con il prezioso contributo della Caritas e delle realtà del terzo settore nel reciproco rispetto dei ruoli istituzionali».

Per l’occasione arriverà a Bergamo anche il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, nella sua qualità di presidente del Tavolo di coordinamento regionale: il patto verrà sottoscritto dal prefetto di Bergamo, Francesca Ferrandino, dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, dai sindaci di Antegnate, Andrea Lanzini, Casazza, Sergio Zappella, Monasterolo del Castello, Maurizio Trussardi, San Paolo d’Argon, Stefano Cortinovis, Sedrina, Stefano Micheli, Urgnano, Efrem Epizoi, Valbondione, Sonia Simoncelli e Vigano San Martino, Massimo Armati, oltre che dal presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito della Val Cavallina, Paolo Meli.

Fra i firmatari del protocollo e partners del progetto sono anche il direttore provinciale dell’Inps, Angelo D’Ambrosio, la direttrice della Direzione territoriale del Lavoro, Patrizia Muscatello, i segretari provinciali Cgil, Luigi Bresciani, Cisl, Ferdinando Piccinini e Uil, Marco Tullio Cicerone, nonché il direttore della Caritas Diocesana, don Claudio Visconti e il presidente della Cooperativa sociale Rinnovamento.

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