Cronaca / Bergamo Città
Martedì 24 Marzo 2015
Aeroporti, è rottura su Montichiari
«Violati gli accordi». Sacbo: noi corretti
Le società Catullo e Save hanno interrotto ogni trattativa con Sacbo in merito all’aeroporto di Brescia «a causa del mancato rispetto degli accordi finora assunti». Sacbo replica: rispettati tutti gli elementi contenuti nella lettera di intenti a suo tempo sottoscritta con Save e Catullo. Gori: mi auguro che la trattativa possa riprendere presto.
La notizia arriva con un comunicato congiunto di Save (che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso) e Catullo (la società di gestione degli scali di Verona e Brescia), diffuso il 24 marzo. «Con riferimento alla notizia riportata in questi giorni da alcuni quotidiani relativa ad un accordo tra Sacbo e un operatore leader nel settore della logistica e delle spedizioni - si legge nel testo -, Catullo e Save si dichiarano profondamente sorprese e amareggiate per il comportamento della Società di gestione dell’aeroporto di Bergamo in contrasto con tutto quanto finora discusso».
«Infatti, dopo la costituzione del polo aeroportuale del Nord Est, lo scorso mese di novembre Catullo con Save avevano avviato un tavolo tecnico finalizzato ad individuare le condizioni per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia, con l’obiettivo di sviluppare lo scalo e il territorio monteclarense. Attraverso la costituzione del tavolo tecnico si creavano le condizioni per superare le querelle legali che hanno impedito per decenni lo sviluppo di Montichiari».
«Abbiamo invece appreso con sorpresa dell’accordo tra Sacbo e l’operatore della logistica, parallelo al tavolo tecnico, di cui Sacbo ha tenuto all’oscuro Catullo e Save, nonostante una lettera d’intenti condivisa tra le parti finalizzata alla costituzione di una joint venture per la gestione congiunta dell’aeroporto di Brescia. L’ultimo incontro negoziale tra le società aeroportuali si era tenuto lunedì 16 marzo, vale a dire solo due giorni prima della notizia dell’accordo tra l’aeroporto di Bergamo e l’operatore della logistica e delle spedizioni. È pertanto evidente come i tempi relativi alla trattativa tra Sacbo e l’operatore si siano sovrapposti a quelli degli accordi preliminari in corso con Catullo e Save».
«Per tale motivo Catullo e Save, che da parte loro hanno intessuto le relazioni con Sacbo sulla base di un comportamento sempre leale e trasparente, ritengono il comportamento di Sacbo del tutto censurabile e al di fuori di ogni regola etica, imponendo l’interruzione di qualsiasi ulteriore trattativa con un interlocutore che si è dimostrato inaffidabile, nonostante gli intenti di apertura di Catullo e Save, riservandosi quindi ogni iniziativa in proposito».
Nel pomeriggio la replica della società che gestisce lo scalo bergamasco: «Sacbo – si legge nella nota – manifesta tutta la sua sorpresa per il comunicato stampa di Save e Catullo e fermamente ne respinge il contenuto. È vero, piuttosto, che Sacbo ha rinnovato il contratto in essere con Dhl Express Italy agli stessi termini e condizioni e per concordare un simile rinnovo non è stato necessario dar corso ad alcuna trattativa. È altrettanto vero che Dhl Express Italy era disponibile a rinnovare il contratto già alla fine del 2014 e che ogni contatto è stato correttamente interrotto, da parte di Sacbo, fino alla scadenza dei termini previsti dalla lettera di intenti con Save e Catullo, fissati al 28/2/2015».
«È, infine, vero che il rinnovo con Dhl Express Italy – prosegue la nota –, a fronte dell’aggressione commerciale che veniva da più fronti proprio sui clienti del settore cargo, è un elemento di rafforzamento, che sarebbe stato utile alla creazione della joint venture che, piuttosto, Save ha reso difficoltosa già in sede di trattativa e, poi, interrotto strumentalizzando in modo inaccettabile il rinnovo del contratto Dhl Express Italy Sacbo ribadisce di aver operato con assoluta correttezza e nel pieno rispetto di tutti gli elementi contenuti nella lettera di intenti a suo tempo sottoscritta con Save e Catullo».
Anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, interviene sul caso: «Mi auguro che la trattativa, momentaneamente interrotta, possa riprendere presto. Escludo un comportamento scorretto da parte di Sacbo. Anzi, il rinnovo con Dhl va visto come un elemento molto positivo ai fini di una collaborazione tra Sacbo e Save per la gestione congiunta di Montichiari. Si è infatti evitato il rischio che il vettore courier potesse optare per un trasferimento a Malpensa. Se, come auspico, la trattativa con Save riprenderà e andrà a buon fine Sacbo potrà portare in dote un asset assolutamente fondamentale per lo sviluppo dello scalo bresciano».
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