Cronaca
Giovedì 09 Febbraio 2006
Liberati i ventotto cervi francesi che ripopoleranno la Valle Seriana
I 28 cervi della foresta demaniale di Chambord, nella Valle della Loira, sono arrivati a destinazione. Gli animali, destinati a completare il ripopolamento delle nostre valli, sono stati liberati nei punti prestabiliti dal Servizio faunistico della Provincia: dieci al Monte Alino di Parre; nove al Botto Alto di Ardesio; e nove a Novazza di Valgoglio. L’operazione è stata completata con la collaborazione anche di numerosi cacciatori della Valle Seriana: insieme agli agenti della polizia provinciale hanno lavorato al trasporto delle 28 casse e per la predisposizione sui luoghi del rilascio con punti di rifornimento con mele, fieno e sale. Tutto per favorire un rapido ambientamento della neo-colonia di cervi francesi, che si aggiungono ad una precedente colonia introdotta nel febbraio 2005 e costituita da altri 10 cervi provenienti sempre dalla Francia. La regia delle operazioni, dal momento della cattura in Francia fino alla liberazione sul territorio orobico dei cervi è stata curata dal Servizio faunistico provinciale. Il responsabile, Giacomo Moroni, ha sottolineato come questi ulteriori 28 esemplari, 23 femmine e 5 maschi, si aggiungano a un già notevole patrimonio faunistico della provincia di Bergamo che, con l’incremento del più grosso ungulato selvatico italiano, si colloca tra le migliori realtà naturali alpine. Al momento del rilascio (nella foto Fronzi) ha voluto essere presente anche il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, al fianco del presidente del Comprensorio alpino Valle Seriana, Giovanni Lubrini, e dei sindaci della zona. Il patrimonio faunistico rappresentato dai grossi erbivori selvatici in provincia di Bergamo ha raggiunto oggi numeri di notevole rilievo: 6 mila camosci; 5 mila caprioli; 300 cervi, 450 cinghiali e oltre 700 stambecchi. Questi ultimi sono il risultato di una precedente reintroduzione attuato dalla Provincia di Bergamo utilizzando come capi fondatori 80 stambecchi provenienti dal Parco nazionale del Gran Paradiso. Prossimi obiettivi del Servizio faunistico ambientale della Provincia saranno la reintroduzione dello scoiattolo rosso nei boschi di pianura della Bergamasca e la costituzione di colonie di tasso lungo i boschi fluviali sempre nell’area della Bassa.(09/02/2005)
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