«L’ho ucciso perché vendeva di più»
Delitto di Brescia, due ore di interrogatorio

«Il mio assistito ha confermato di aver ucciso perché il locale da Frank vendeva di più. Non ha cambiato versione dei fatti». Lo ha detto l’avvocato Claudia Romele, difensore di Muhammad Adnan, il pachistano arrestato a Casazza per aver ucciso i coniugi bresciani Seramondi.

L’udienza di convalida in carcere a Brescia è durata più di due ore.

«Sull’arma usata - ha riferito il legale del principale accusato - Adnan ha detto di averla comprata e ha poi aggiunto che non conosceva le vittime». Il complice indiano ha invece preso le distanze: «Ha detto di aver preso cinquecento euro ma che non sapeva cosa andava a fare» ha spiegato il suo legale, l’avvocato Nicola Mannatrizio.

«Ha accompagnato il pachistano davanti al locale e quando ha visto che voleva sparare gli ha gridato di non farlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA