
(Foto di Beppe Bedolis)
Ci sono almeno tre record quest’anno nel folto gruppo di giovani che vivranno una esperienza breve nelle missioni. Record nel loro numero: sono ben 88 giovani, di cui 81 della diocesi bergamasca e fra questi ultimi 13 residenti in città.
Ci sono almeno tre record quest’anno nel folto gruppo di giovani che vivranno una esperienza breve nelle missioni. Record nel loro numero: sono ben 88 giovani, di cui 81 della diocesi bergamasca e fra questi ultimi 13 residenti in città. Record per l’età media, che si attesta sui 25 anni.
E record anche nel numero di nazioni in cui sbarcheranno: 13 Stati suddivisi fra Europa (3 giovani in Albania), Africa (13 in Costa d’Avorio, 10 in Malawi, 6 in Congo, 5 in Camerun, 3 in Ruanda, 2 in Sierra Leone, Etiopia e Mozambico), Sudamerica (20 in Bolivia, 6 a Cuba, 4 in Brasile e Argentina, 2 in Perù) e Asia (3 in Bangladesh, 2 a Taiwan e uno anche in Cambogia, una delle nazioni con la storia recente più drammatica e sanguinosa). Fra loro ci sono anche fidanzati e alcuni prossimi al matrimonio e vivranno il loro viaggio di nozze in missione. Una decina di loro è alla seconda esperienza.
Sabato 5 luglio, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, insieme a parenti, amici, parroci e curati, si sono riuniti per un incontro di preghiera presieduto dal vicario generale monsignor Davide Pelucchi che ha ringraziato i giovani per la loro scelta coraggiosa e controcorrente. «La missione non è turismo o un servizio televisivo su piante, tramonti e popoli. Se la vostra esperienza missionaria, anche se breve, sarà vera, arricchirà la vostra identità».
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 6 luglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA