Leitner, l’evaso chiede aiuto dal Marocco

«Aiutatemi, sto morendo»: con questo appello comincia una lettera inviata dal re delle evasioni al quotidiano Alto Adige., l’altoatesino Max Leitner, rinchiuso da mesi in un carcere di Rabat dopo l’ennesima fuga, l’ultima di una serie di quattro, dalla prigione di Bergamo assieme a Emanuele Radosta, detenuto per reati di mafia. I due erano stati arrestati in Marocco dopo l’ultima fuga. Leitner è da 6 mesi in carcere in Marocco, rinchiuso in isolamento.La cella - scrive Leitner - è sempre al buio ed è piena di sporcizia. Non ho nemmeno un gabinetto come si deve, figurarsi il lavandino. Da quando mi hanno arrestato non ho mai potuto fare la doccia e per oltre un mese mi hanno legato i piedi alla brandina. Ma la cosa peggiore è che qui mi fanno morire di fame. Il rancio che mi passano è pieno di parassiti e di batteri, non mi basta e allo stesso tempo è mortale. Sono ormai magro fino all’osso e anche se mio fratello mi ha spedito qualche soldo, mi hanno consegnato solo un terzo della somma e soltanto perché ho corrotto le guardie.

Leitner nella sua lettera dice di temere per la sua vita: Dopo che mi ero lamentato per le condizioni in cui sono rinchiuso la dirigenza del carcere ha minacciato di uccidermi. In prigione gli avvocati hanno avuto l’ordine di minimizzare quello che di illegale sta accedendo qui ma la verità è che la nostra vita è in grande pericolo.

(27/05/2005)

© RIPRODUZIONE RISERVATA