Lega, 36 ore davanti alla Prefettura
Stucchi: «Ottimista per Monella»

Trentasei ore no stop per protestare contro le politiche d’accoglienza dei profughi, o meglio quelli che i leghisti definiscono tout court «250.000 clandestini sbarcati da quando c’è Matteo Renzi al Governo». È iniziata alle 10 di sabato 5 settembre la protesta dei leghisti davanti alla Prefettura in via Tasso. Una settantina di persone quelle che si sono avvicendate nelle prime ore, con la notte che sarà appannaggio dei giovani padani, presenti in loco con due gazebo. Tra i primi interventi, quelli del segretario provinciale del Carroccio, Daniele Belotti, del senatore (e presidente del Copasir) Giacomo Stucchi e del commissario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi: presenti tra gli altri, i consiglieri regionali Roberto Anelli e Massimiliano Romeo e l’assessore Claudia Terzi.

«Siamo qui per fermare quella che sta diventando un’abitudine: il nostro messaggio è che non siamo disposti ad abbassare la guardia, vogliamo fermare questa invasione dietro la quale ormai è evidente si nasconda una speculazione» ha detto Belotti.

Gli ha fatto eco Grimoldi: «Andremo avanti un presidio dietro l’altro: questa è una situazione insostenibile anche per le forze dell’ordine, che invece di presidiare il territorio devono badare ai clandestini...».

Stucchi, dal canto suo, difende la black list: «Viene usata in tanti Paesi europei: è un modo per bloccare chi non è davvero un profugo». E sul caso Monella, l’imprenditore di Arzago in cella per avere ucciso un albanese che stava cercando di rubargli il Suv, e in attesa della grazia «Il Tribunale di sorveglianza ha mandato il parere al ministro della Giustizia: Orlando l’ha ricevuto giovedì sera, quindi ora potrà mandarlo al presidente della Repubblica». C’è ottimismo sul fatto che la grazia possa venire concessa a breve, ha sottolineato l’esponente leghista dal palco.