L’effetto Expo c’è, e si sente
«100 milioni in più per il turismo»

Effetto Expo sul turismo italiano: a tutto agosto l’indotto del sistema turistico ha incassato 100 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Lo rileva l’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza che ha analizzato, in uno studio presentato a Expo, le ricadute economiche generate dall’ incremento delle presenze alberghiere registrate da maggio ad agosto per i turisti che hanno alloggiato almeno una notte nei territori considerati.

Secondo i dati della Camera monzese, l’effetto Expo ha generato 83 milioni di euro di indotto per Milano, 3,3 milioni per «l’area laghi», 1,8 milioni per Monza e Brianza, 1,1 milioni per gli altri capoluoghi lombardi e 12 milioni per le aree turistiche di Roma, Firenze Venezia, Salento, Riviera Romagnola e Costiera Amalfitana. Confrontando il sentiment degli albergatori nei 4 mesi di apertura di Expo risulta che agosto è stato il mese in cui nel capoluogo lombardo si è fatto sentire maggiormente l’effetto sulle presenze, con un aumento delle prenotazioni del 35,9 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, una dinamica che si è manifestata anche nella zona dei Laghi, dove le strutture hanno registrato +28,3 per cento di presenze e in Brianza (+26,7%).

L’indotto e le ricadute economiche generate dall’incremento delle presenze alberghiere registrate da maggio ad agosto per le aree turistiche di Roma, Firenze Venezia, Salento, Riviera Romagnola e Costiera Amalfitana ammonta complessivamente a 12 milioni di euro, di cui circa sei milioni di euro nella sola Venezia. «Expo si è confermata una straordinaria opportunità per Milano, la Brianza, la Lombardia e altre destinazioni turistiche durante il mese tradizionalmente dedicato alle vacanze - ha commentato il presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Carlo Edoardo Valli - dimostrando come un grande evento articolato e ben strutturato come questa esposizione universale sia un concreto attrattore turistico e un’occasione di sviluppo diffuso».