Leffe, è morto l’imprenditore Gianni Radici

È morto questo pomeriggio, alle 16,30, l’imprenditore Gianni Radici. Aveva 81 anni: era da tempo ammalato, in conseguenza di un ictus che lo aveva colpito nel 1995. Da una settimana era ricoverato alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo.

Gianni Radici è spirato circondato dai familiari, i figli e la moglie. Cavaliere del lavoro, aveva iniziato a lavorare mentre ancora studiava, nel magazzino del padre Pietro, a fianco del fratello Luigi. Col fratello Miro ha guidato le aziende dell’omonimo gruppo.

Su consiglio proprio del padre, Gianni aveva rilevato a Leffe una società che produceva coperte: l’aveva integrata con quella di tappeti, successivamente ceduta al fratello Miro. Lo sviluppo più importante della sua attività avvenne però nel campo delle materie tessili prima, e delle sintetiche poi: grazie a una geniale intuizione, Radici realizzò poi il salto dimensionale, entrando in settori ad alto tasso di sviluppo, come quello chimico, quello dei films plastici per imballaggio alimentare, quello dei polimeri per la produzione di bottiglie «pet» e quello dell’engineering. La diversificazione è stata la grande idea di Gianni Radici, quella che gli ha permesso di trasformare una piccola realtà di provincia in un grande gruppo industriale con ramificazioni in tutto il mondo. Istinto imprenditoriale, coraggio e lealtà sono state le caratteristiche che hanno fatto apprezzare Gianni Radici da tutti coloro che hanno lavorato al suo fianco: capacità che gli hanno permesso di essere non solo presidente del Gruppo Radici, ma anche consigliere di importanti gruppi bancari e di istituti di previsione economica.

(05/10/2005)

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