Le quattro gemelle 5 mesi dopo:
«Ringrazio Dio per la mia scelta»

Le avevano detto: «Rinuncia», ma lei rispose: «No». Aggiunsero poi: «Fallo per la tua salute», ma in lei sentiva la forza per il bene suo e per quello delle sue figlie, di tutte le sue figlie. Contro i pareri dei medici, di alcuni medici.

Le avevano detto: «Rinuncia», ma lei rispose: «No». Aggiunsero poi: «Fallo per la tua salute», ma in lei sentiva la forza per il bene suo e per quello delle sue figlie, di tutte le sue figlie. Contro i pareri dei medici, di alcuni medici, aveva seguito quell’invincibile istinto materno e aveva portato avanti la gravidanza, ritenuta a rischio, sapendo che nella sua pancia sarebbero cresciute insieme quattro sorelline.

E ora che i dolori del parto sono solo un ricordo, i pericoli scampati, mamma Laura è un fiume in piena di gioia. Anche perché si avvicina una data importante: «Domani Giulia, Elisa, Giorgia e Giada compiranno cinque mesi», racconta la donna, accompagnata da un sottofondo di pianti che metterebbe a dura prova anche la madre di un solo piccino. Ma lei non si scompone, sorride, perché quella forza iniziale non l’ha persa. Era e resta «positiva».

Usa la stessa parola che scelse il 13 febbraio, poche ore dopo aver dato alla luce le bimbe quando, rievocando la scoperta della gravidanza quadrigemina e i pareri dei ginecologi che le consigliavano l’embrioriduzione. «Positiva, mi sono sempre sentita positiva. Tutti mi ripetevano che se questa cosa mi era capitata, era perché ero in grado di affrontarla. Ed è stato così», raccontava sdraiata dal letto dell’ospedale cittadino dove un intero reparto aveva seguito la vicenda, unica nel suo genere.

Tra pannolini, biberon e tutine ora questi pensieri sembrano di un’altra epoca, ma mamma Laura, 33 anni, si dice anche fortunata: «Ora le bimbe si addormentano attorno a mezzanotte, dopo l’ultimo pasto. Quindi riusciamo a riposare tutti fino alle 8,30 quando la prima delle quattro si fa sentire. Sono un inno alla vita. Ringrazio Dio per la scelta che ho fatto».

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