Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 21 Ottobre 2015
Le Mura patrimonio dell’Unesco
Bergamo firma il protocollo d’intesa
Firmato mercoledì 21 ottobre, alla presenza del ministro Dario Franceschini e del ministro della Cultura croato Berislav Šipuš il protocollo d’intesa tra i ministeri della cultura di Italia, Croazia e Montenegro che impegna i tre Paesi a coordinarsi per una gestione congiunta dei beni culturali inclusi nella proposta di candidatura de «Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo» per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Il progetto è stato promosso dall’amministrazione comunale di Bergamo e coordinato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in raccordo con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e con le altre istituzioni partecipanti.
L’intesa è stata sottoscritta dal segretario generale Antonia Pasqua Recchia per l’Italia, e dall’ambasciatore Damir Grubisa per la Repubblica di Croazia; a seguire, avverrà la firma da parte del rappresentante del Montenegro. Presenti alla firma anche sindaci e rappresentanti dei Comuni inclusi nel progetto, tra cui Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, e Francesco Martines, sindaco di Palmanova.
Il progetto di candidatura, di tipo seriale e transnazionale, ha l’obiettivo di presentare al Comitato del Patrimonio Mondiale la tematica delle architetture di difesa della Repubblica di Venezia, destinate a proteggere le attività commerciali sulla terraferma e in Adriatico. Beni che rappresentano un selezionato elenco di opere di tipologia diversa - tra cui sistemi fortificati, città-fortezze, forti isolati - del periodo così detto «alla moderna» in quanto progettate e realizzate dopo l’introduzione delle armi da fuoco, ad opera dei più famosi architetti ed ingegneri militari dell’epoca. Il progetto include le opere realizzate a Bergamo, Palmanova, Peschiera del Garda, Venezia, per l’Italia; Zara, Sebenico, Curzola e Kvar in Croazia; il Golfo di Cattaro con Cattaro e Castelnuovo, e Dulcigno in Montenegro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA