Cronaca / Bergamo Città
Martedì 15 Gennaio 2013
Le multe per eccesso di velocità:
«premiati» ricchi e smemorati
Precisiamo subito che, mettendosi alla guida, non è il caso di fare esperimenti, pericolosi per noi stessi e per gli altri, oltre che per il portafogli. Ma non tutti sanno che in autostrada il vero limite di velocità non è di 130 chilometri orari, ma di 136,5. Commenta
Precisiamo subito che, mettendosi alla guida, non è il caso di fare esperimenti, pericolosi per noi stessi e per gli altri, oltre che per il portafogli. Ma non tutti sanno che in autostrada il vero limite di velocità non è di 130 chilometri orari, ma di 136,5.
Sì, perché per legge le velocità reali (accertate dalla polstrada con autovelox, tutor o altri strumenti) devono essere scontate del 5 per cento, con un minimo 5 chilometri orari. Per fare qualche esempio: se il limite è 50 non si prendono multe fino a 55 all'ora; se il limite è 100, la sanzione non arriva se non andiamo a più di 105.
In autostrada (se il limite è di 130) la velocità fino alla quale non si incorre in sanzioni è quindi di 136,5, cioè 130 più il 5%. Lo sconto viene concesso sia per consentire un margine d'errore quando si guida, sia per ovviare al fatto che molte auto hanno contachilometri non particolarmente precisi.
Solo una piccola multa se si va a 147 all'ora
Quello che stupisce, invece, è il fatto che chi viaggia in autostrada fino a 147 all'ora (reali) al massimo prende una multa. Nessuna decurtazione di punti dalla patente. La sanzione va da 41 a 168 euro se l'infrazione è commessa di giorno (da 54,67 a 224 euro se commessa dalle 22 alle 7 del mattino). La discrezionalità nella sanzione serve a punire i recidivi: ma normalmente si applica quella minima, a meno di non svolgere ricerche non sempre facili.
Preoccupante, su fronte della sicurezza, è quello che succede a chi viaggia a velocità ancora più elevate: sempre in autostrada, dove il limite è di 130 all'ora, se si viaggia fino a 178,5 all'ora (170 più il famoso 5%) la sanzione è da 168 a 674 euro di giorno (da 224 a 898 e rotti se di notte). Il questo caso si perdono anche tre punti della patente. Ma...
«Una norma che premia i ricchi»
Sì, c'è un ma: se non si viene fermati subito (e fermare chi viaggia a quasi 180 all'ora non è sempre facile) la multa arriva a casa del proprietario dell'auto. Che a quel punto deve comunicare chi era alla guida, per la decurtazione dei punti della patente.
Ma chi non lo fa - perché effettivamente non se lo ricorda, o perché fa finta di non ricordarselo - semplicemente salva i punti della patente pagando un'ulteriore sanzione (da 269 a 1.075 euro).
«È una norma che premia i ricchi», ci aveva scritto qualche tempo fa un nostro lettore, lamentando come un operaio non possa certo permettersi di pagare cifre del genere, mentre chi guida una costosa supersportiva probabilmente sì.
A 200 all'ora? In alcuni Paesi c'è l'arresto: da noi...
E per chi viaggia a 200 all'ora? Facendo i conti giusti non si devono superare i 199,5 chilometri orari (cioè 190 più il 5%): in questo caso la sanzione (quella minima) è di 527 euro di giorno, 702,67 di notte.
Si rischiano 6 punti e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, ma c'è sempre la scappatoia per i finti smemorati. Pagando una sanzione extra la fanno franca. E pensare che in altri Paesi del mondo (gli Usa per esempio) si viene direttamente arrestati.
Chiudiamo con l'ultimo esempio, quello di chi va in autostrada a 230 all'ora: sanzione di 821 euro (1.094 e rotti di notte), 10 punti persi e patente sospesa da 6 a 12 mesi. Ma se finge la solita amnesia...
Roberto Clemente
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