Le imprese ora parlano cinese: +6,1%
In calo quelle made in Italy: - 1,6%

Boom dell’imprenditoria cinese in Italia: +6,1% a fronte del -1,6% di quella italiana. In forte calo, però, le rimesse verso la Cina.Degli oltre 708 mila imprenditori stranieri nel nostro Paese, il Marocco ne conta il maggior numero: 72.014.

Boom dell’imprenditoria cinese in Italia: +6,1% a fronte del -1,6% di quella italiana. In forte calo, però, le rimesse verso la Cina. In Lombardia, in Toscana, nel Veneto e in Emilia Romagna si concentra il 60% circa degli imprenditori provenienti dall’ «impero celeste».

Stando ai numeri assoluti, segnala la Cgia di Mestre, sembra che almeno una parte dell’imprenditoria presente nel nostro Paese non conosca la crisi. Stiamo parlando delle aziende guidate da stranieri che, tra il 2012 e il 2013, sono aumentate del 3,1%, toccando, in valore assoluto, quota 708.317.

Quelle condotte da cinesi hanno addirittura registrato un vero e proprio boom: nel periodo preso in esame sono aumentate del 6,1%, superando di poco la soglia delle 66.000 unità. Niente a che vedere con lo sconfortante risultato conseguito dalle imprese italiane che, purtroppo, sono diminuite dell’1,6%. Degli oltre 708 mila imprenditori stranieri presenti nel nostro Paese, il Marocco è il Paese di provenienza che ne conta il maggior numero: 72.014. Segue la Romania, con 67.266 e, subito dopo, la Cina, con 66.050.

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