Si attendevano gli sconti e sconti sono stati. La sentenza di appello di «calciopoli» ha ridotto le pene per le società coinvolte rispetto alla prima pronuncia della Caf. La Juventus va in serie B, con una penalizzazione di 17 punti (erano 30 nella prima sentenza) mentre il Milan perde solo 30 punti nel campionato scorso e riparte dalla A a -8, con la possibilità di giocare in Champions. Lazio e Fiorentina restano in serie A, con penalizzazioni rispettivamente di 11 e 19 punti.La sentenza d’appello ridisegna dunque la classifica del campionato appena concluso. Alla Juventus viene tolto lo scudetto, come quello dell’anno precedente. Viene confermata la retrocessione, ma sensibilmente ridotta la penalizzazione: 17 punti invece che 30. Alla società bianconera è stata inflitta anche una multa di 120mila euro con la squalifica del campo per tre giornate. Per quanto riguarda il Milan la sentenza riduce la penalizzazione della prima sentenza: 30 punti nel campionato scorso, cosa che permetterà al Milan di accedere comunque alla Champions, con i preliminari, poiché collocata terza in classifica dopo Inter e Roma. E nel nuovo campionato i rossoneri partiranno con 8 punti di penalizzazione. Per il Milan anche sanzione di 100.000 euro e una giornata di squalifica del campo.Il «ribaltone» è più d’impatto per quanto riguarda Lazio e Fiorentina, retrocesse in serie B dalla prima sentenza della Caf. Sia Lazio che Fiorentina, secondo la nuova sentenza, resteranno invece in serie A con una penalizzazione iniziale di 11 (Lazio) e 19 (Fiorentina) punti. Per entrambe ammenda di 100.000 euro e squalifiche del campo (3 giornate alla Fiorentina, 2 alla Lazio).Per quanto riguarda i singoli tesserati, restano le dure condanne a Moggi e Giraudo (5 anni di squalifica), mentre tra tutte le posizioni emerge quella di Franco Carraro: in primo grado era stato condannato all’inibizione per 4 anni e 6 mesi. Ora, invece, la sentenza di secondo grado lo condanna «solo» a 80.000 euro di multa.(25/07/2006)
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