Ottantotto persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza con l’accusa di gestire illegittimamente 702 lavoratori irregolari italiani e stranieri. Il risultato giunge al termine di un’indagine di polizia giudiziaria e tributaria rivolta a contrastare il lavoro sommerso, condotta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Treviglio. Dopo 9 meis di inchieste, i militari hanno scoperto il fenomeno delinquenziale messo in atto da numerose imprese del Nord e del Centro Italia con effetti distorsivi sulla concorrenza del mercato. Tre le cooperative di lavoro che affittavano illecitamente lavoratori ad altre imprese realizzando di fatto una somministrazione abusiva di manodopera, reato previsto dalla Legge Biagi. Il fatto poi di non pagare le tasse consentiva alle cooperative di praticare prezzi più vantaggiosi. L’ultima cooperativa indagata è stata segnalata per aver presttao ad altre 43 imprese circa 360 lavoratori, quest’ultima si aggiunge ad altre due cooperative già segnalate alla Procura di Bergamo qualche mese fa, le quali, complessivamente avevano gestito 342 lavoratori, unitamente ad altre 42 aziende, rendendosi anche responsabili di altri reati, fra cui truffa, estorsione, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e false dichiarazioni di emersione del lavoro irregolare.
(19/05/2005)
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