Tre operai che lavoravano in nero e altri 13 sprovvisti della tessera di riconoscimento. È il bilancio del blitz effettuato dagli uomini della Gdf di Costa Volpino in un cantiere edile sulla strada provinciale Pisogne-Costa Volpino. Un’operazione scattata nell’ambito dei controlli mirati al contrasto del lavoro sommerso e dell’immigrazione clandestina. Il cantiere è operativo per la costruzione di un complesso commerciale ed artigianale. La guardia di finanza, oltre a identificare le persone presenti, ha controllato il corretto rispetto delle disposizioni in materia di lavoro e della sicurezza. Impegnati nel cantiere c’erano 28 operai, 15 sprovvisti del previsto tesserino, 13 in regola, dipendenti di tredici diverse imprese (edili, piastrellisti, elettricisti, intonacatori, imbianchini). I successivi accertamenti hanno consentito di scoprire che tre operai, a libro paga di una ditta di Erbusco e di una di Costa Volpino, erano completamente in nero. Per le imprese trovate fuori posto è prevista una sanzione amministrativa da 1500 a 12.000 euro per ciascun lavoratore irregolare. (19/10/2006)
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