L’auto elettrica: sfida green
17 euro per 1.000 chilometri

«Capo, ma quanto costa quell’affare?». Il primo a essere conquistato da quella Renault Fluence è l’agente della polizia locale che già pensava alla multa. O più semplicemente di assistere alla scena della telecamera di via Arena pronta a riprendere l’intruso, e a far partire il multone per divieto d’accesso nella Ztl. E invece, nelle Zone a traffico limitato, questo modello della Renault ci può passare, eccome.

«È elettrica» gli spieghiamo mentre ci affianca per avvertirci che lì, nel cuore di Città Alta ,noi non ci dovremmo essere. Lui ci guarda, o meglio guarda la Fluence con la faccia di chi a) simpaticamente cerca il filo della corrente, b) pensa all’auto elettrica come una sorta di trabiccoletto modello macchinina da campi da golf. Invece no, questa è un’auto con tutte le cose al posto giusto e, dettaglio non trascurabile, una ripresa che ti incolla al sedile di guida (e comunque «costa circa 28-30 mila euro», spieghiamo al vigile).

Vista da fuori, è la classica 3 volumi comoda, in tutto e per tutto simile ad un veicolo tradizionale: il bello è dentro. Ti siedi e lo sguardo cade sul display modello videogame e sul cambio automatico: ergo, niente frizione e piede sinistro che se ne può andare in letargo. E fin qui... Giri la chiave e comincia lo spettacolo, tutto da vedere: perché da sentire c’è oggettivamente poco, il motore non fa rumore.

«Io sono per la semplicità» ci spiega Fabio Cattaneo, titolare della Fcs Mobility: «E se il motore di un’auto tradizionale ha 420 componenti, quello di un’elettrica sostanzialmente 3: rotore, statore e cuscinetti». Ergo, costi di manutenzione che precipitano al minimo sindacale, ed è su questo versante che comincia a ripagarsi un costo del 30% superiore ad un veicolo tradizionale. «Con 17 euro ne fai 1.000 di chilometri».