L’Ascom contro spaccate e rapine
Progetto per la videosorveglianza

Situazione critica sul fronte della sicurezza per gli operatori del terziario bergamaschi. All’ordine del giorno ci sono spaccate, furti e rapine non solo verso le tradizionali categorie a rischio, ma anche verso esercizi al dettaglio dei settori alimentare e non alimentare.

Situazione critica sul fronte della sicurezza per gli operatori del terziario bergamaschi. All’ordine del giorno ci sono spaccate, furti e rapine non solo verso le tradizionali categorie a rischio - distributori di carburanti, tabaccai, gioiellieri, farmacie - ma anche verso esercizi al dettaglio dei settori alimentare e non alimentare.

Prese d’assalto sono in particolare le medie strutture, i supermercati e i negozi ubicati sia fuori che dentro i centri storici e ultimamente anche nei centri commerciali. È una situazione penalizzante, che non aiuta la crescita economica del territorio, che ha invece bisogno di un contesto sicuro in cui le imprese possono operare, dove prevale la piena collaborazione trae forze dell’ordine, istituzioni, associazioni e imprese stesse.

Da un’indagine Censis-Confcommercio sul rapporto fra crisi economica, insicurezza, deficit di sicurezza e legalità, realizzata attraverso un sondaggio fra gli imprenditori nel marzo del 2013, emerge che è molto diffusa, nella classe imprenditoriale, la sensazione che la criminalità venga fortemente alimentata dal persistente ciclo economico negativo (83%).

Quasi un quarto degli intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di un reato negli ultimi due anni, prevalentemente di furti e taccheggio e poi, con minore frequenza, di atti di vandalismo e danneggiamento, di rapina e di truffe e raggiri. Mentre un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio ha evidenziato che i costi sostenuti dalle imprese del commercio e dei pubblici esercizi in relazione alla criminalità ammontano, in Italia, a 5,2 mld di euro, il 2,5% del valore aggiunto prodotto dal settore. Una media di 3.000 euro ad azienda.

I dati nazionali tracciano anche il quadro locale, per questo Ascom, in questi ultimi mesi, ha messo a punto un progetto, frutto del Protocollo Quadro firmato a fine 2013 a Verona dal Ministero dell’Interno e dalle associazioni di categoria, tra cui la nostra Confcommercio, che punta ad una sempre più stretta collaborazione tra Istituzioni pubbliche, Forze di polizia, Associazioni di categoria ed operatori commerciali.

La proposta di Ascom integra il «vecchio» Progetto Scudo, rinnovato e potenziato, con l’installazione di dissuasori automatici o manuali, che sono un forte deterrente per i malintenzionati, ma che solitamente hanno costi elevatissimi. La nuova veste del Progetto Scudo, realizzato grazie alla collaborazione Securshop, l’azienda di Treviglio leader nella protezione dei negozi, garantisce ad ogni attività commerciale la possibilità di collegare il proprio sistema di videosorveglianza direttamente con le forze dell’ordine a fronte di un piccolo investimento: 29 euro al mese.

La seconda convenzione, firmata con l’azienda Alba Elettronic, società di Pedrengo che opera nel settore della sicurezza anticrimine ed antintrusione dal 1979, garantisce una consulenza gratuita per l’installazione di dissuasori automatici o manuali, proposti a prezzi agevolati. L’accordo assicura ai soci Ascom di proteggere, con un notevole risparmio e la garanzia di uno sconto del 40% su eventuali ricambi, le proprie vetrine dalle sempre più frequenti spaccate con auto-ariete. Nella convenzione è inclusa anche l’assistenza tecnica notturna e nei festivi, con reperibilità 24 ore su 24.

In tema di sicurezza un aiuto ulteriore viene dalla Cooperativa di Garanzia Fogalco, che è pronta a supportare eventuali richieste di finanziamento degli associati interessati alla realizzazione di sistemi di protezione antisfondamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA