«Lasciate aperta la strada»
La protesta di Ubiale Clanezzo

«Lasciate aperta la strada almeno nei giorni in cui il cantiere è fermo, il sabato e la domenica, ad agosto e dalle 17 alle 8». Si sono alzate fortissime le proteste contro il Comune e Uniacque, per la chiusura della strada comunale tra Ubiale e Clanezzo.

«Lasciate aperta la strada almeno nei giorni in cui il cantiere è fermo, il sabato e la domenica, ad agosto e dalle 17 alle 8». Si sono alzate fortissime sabato mattina 28 giugno, nell’affollata sala consiliare, le proteste di residenti e imprenditori, contro il Comune e Uniacque, per la chiusura della strada comunale tra Ubiale e Clanezzo. Con la minaccia, da parte di qualcuno, di bloccare il cantiere nel caso in cui non si arrivi a una soluzione ragionevole per i cittadini. Uno stop totale, quello della strada, anche di notte, a pedoni e veicoli, previsto fino al 31 dicembre per la posa del collettore fognario da parte di Uniacque.

Il blocco, iniziato – secondo ordinanza – lunedì scorso, sta creando enormi disagi alla popolazione, in particolare a pendolari della valle, studenti, anziani, attività commerciali, costretti a lunghi percorsi alternativi. Con il rischio che, un’eventuale incidente sull’ex statale, tra Sedrina e Villa d’Almè, metta nel caos totale la viabilità della Valle Brembana, essendo la Ubiale-Clanezzo l’unica alternativa. All’assemblea, richiesta dagli abitanti della frazione Bondo, sono intervenuti, tra gli altri, il vicesindaco Matteo Carminati e il consigliere Loredana Pasta (assente il sindaco Ersilio Gotti perché in ferie), l’agente di polizia locale Salvatore Police e due rappresentanti di Uniacque.

A illustrare le motivazioni tecniche di chiusura, c’era l’ingegnere di Uniacque Fabio Vavassori: «La strada interessata dai lavori è lunga circa 1,6 chilometri e in alcuni punti si dovrà posare una doppia tubazione – ha detto -. La posa dovrà avvenire a distanza dalle condotte del metano, perché non protette, quindi in centro alla strada. Ai lati rimarranno solo due metri. Non ci sono le condizioni per garantire la viabilità in sicurezza». Sono state fatte presenti anche le difficoltà del cantiere, a causa della roccia, e l’eventuale intervento anche della Snam stessa.

Veementi le proteste del pubblico, (presente, tra gli altri, il consigliere di minoranza della Lega Lazzaro Pellegrinelli, che ha presentato un’interpellanza) sulla mancanza di comunicazione da parte del Comune, per le quali gli amministratori si sono scusati, e sulla modalità di gestione dell’avvio cantiere e di tutta l’emergenza che ne è derivata. «Si è risparmiato sui costi, con un ribasso d’asta di oltre il 50% (da 611 mila euro a 305 mila euro, ndr) – è stato detto da un cittadino – facendo pagare questo ai cittadini, con la chiusura totale della strada». Nel frattempo il comitato di cittadini che si batte per la riapertura della strada, ha pubblicato su Facebook il video dell’assemblea.

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