L’artigiano mai arrivato in Romania
Controlli sugli accessi in autostrada

Se, come ha riferito alla moglie via messaggio sul cellulare, è entrato al casello di Seriate dell’A4, i rilevatori dello stesso casello devono aver necessariamente registrato il passaggio dell’Alfa 156 di Piergiuseppe Bombardieri, poco prima delle 13 di sabato 26 aprile.

Se, come ha riferito alla moglie via messaggio sul cellulare, è entrato al casello di Seriate dell’A4, i rilevatori dello stesso casello devono aver necessariamente registrato il passaggio dell’Alfa 156 di Piergiuseppe Bombardieri, poco prima delle 13 di sabato 26 aprile.

In questa direzione vertono le indagini dei carabinieri che, da una settimana, stanno cercando di capire che fine abbia fatto l’artigiano quarantacinquenne di Fornovo San Giovanni, sparito nel nulla dopo essere partito per un viaggio in auto verso Oradea, la cittadina della Romania dove lavorava regolarmente pur avendo la famiglia nella Bergamasca.

L’altra certezza è che in Romania non è mai arrivato: che cosa gli è accaduto? Per il momento il mistero resta fitto. I suoi due cellulari, quello italiano e quello romeno, sono spenti da ormai più di una settimana. I carabinieri hanno anche richiesto i tabulati telefonici: in realtà, se gli apparecchi sono stati spenti, questo accertamento potrà al massimo far conoscere l’ultima posizione di Bombardieri, mentre sarà impossibile capire dove si trovino i telefonini se sono spenti. Qualche speranza in più sembra arrivare dagli accertamenti ai caselli autostradali, anche se per avere i dati ci vorrà un po’ di tempo.

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