«Treviglio, sull'ex cava Vailata
ci sono troppe perplessità»
Depositata venerdì un'interrogazione con risposta scritta agli assessori Raimondi e Belotti dal gruppo Italia dei Valori, che vede come primo firmatario il consigliere Gabriele Sola.
Depositata venerdì un'interrogazione con risposta scritta agli assessori Raimondi e Belotti dal gruppo Italia dei Valori, che vede come primo firmatario il consigliere Gabriele Sola.
«Il tema - scrive l'Idv - è ormai noto: ancora una volta, si tratta del piano cave della provincia di Bergamo e, ancora una volta, il destino di una ex cava sembra essere quello di deposito di rifiuti. Su richiesta della società TE.AM spa, infatti, è stata avviata in Regione Lombardia la procedura di V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) per la realizzazione di una discarica di rifiuti contenenti cemento amianto nella ex cava Vailata, situata nel comune di Treviglio».
«“Non è possibile che ogni scavo ormai non più produttivo debba ridursi a diventare un ricettacolo di rifiuti pericolosi. L'interrogazione - dichiara il consigliere Sola - riguarda il futuro della ex cava Vailata, che la Regione vuole trasformare in discarica per amianto. Considerato il parere contrario dei comuni limitrofi (oltre a Treviglio, si sono schierati sul fronte del no anche Calvenzano e Casirate) e le perplessità esposte dai tecnici di ARPA e ASL locali, ho predisposto un'interrogazione agli assessori competenti per portare alla luce le risposte agli interrogativi ancora aperti”».
«“Quale sia lo stato dell'istruttoria relativa alla procedura di valutazione di impatto ambientale del progetto della società TE.AM spa per la realizzazione della discarica; se Regione Lombardia intenda tenere in considerazione i pareri negativi espressi dai comuni della zona interessata e se non ritenga opportuno chiudere la procedura con un parere negativo che tenga conto di tutte le perplessità espresse ad oggi”: questo il cuore dell'interrogazione presentata dal consigliere Gabriele Sola. “Attendiamo una risposta scritta dagli assessori competenti e speriamo che questa volta non prevalgano gli interessi economici privati a discapito della salute e dell'ambiente pubblico”.».
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