In piazzale Alpini sbarca il mercato dei contadini. È l'ultima delle iniziative dell'osservatorio comunale dei prezzi, messo in campo da Comune, Camera di commercio e associazioni di consumatori con lo scopo di tenere sotto controllo l'andamento dei prezzi al consumo e promuovere iniziative per calmierare il mercato. Il «Mercato del contadino» sarà il venerdì pomeriggio: il progetto sperimentale, pensato apposta per i lavoratori (soprattutto donne, che magari alla mattina lavorano e non possono frequentare i mercati rionali) partirà con tutta probabilità il prossimo 17 aprile (al più tardi il 24).
Le aziende produttrici venderanno i loro prodotti a prezzi contenuti, direttamente ai consumatori. L'incontro di ieri è stato anche l'occasione per fare il punto sull'inflazione. I prezzi al consumo sono in rialzo per l'intera collettività a Bergamo. L'indice (Nic) relativo al mese di marzo ha segnato infatti un aumento dello 0,1%, mentre il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente) si attesta a +1,3%. Il dato è in linea con il trend nazionale riportato dall'Istat, che riflette un abbassamento dell'inflazione, scesa all'1,2% rispetto all'1,6% di febbraio, con un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,1%. L'osservatorio comunale prezzi a questo proposito ha messo in campo una serie di iniziative per cercare di calmierare i prezzi e per venire incontro alle esigenze dei consumatori, come illustrato alla stampa nella mattinata di ieri. All'incontro hanno partecipato il vicesindaco ed assessore al Commercio Ebe Sorti Ravasio, Eddy Locati di Adiconsum, Umberto Dolci di Federconsumatori, Alessandro Signorelli dell'Unione bergamasca consumatori, Maurizio Regazzoni di Adoc, Marco Zenoni della Camera di Commercio, Giacomo Iannucci, responsabile Ufficio Istat ed Antonio Sannelli, responsabile dell'agenzia Sistemi Informativi. Nel corso dell'incontro l'assessore Ravasio ha illustrato le iniziative già attuate dall'Osservatorio, creato nel 2006 per volontà dell'Amministrazione: tra queste il progetto «Consumatore informato», il mercatino di Piazza Pontida, la Family Card, l'indagine «Ma quanto mi costi?» svolta da Federconsumatori in collaborazione con il Comune di Bergamo.
Per quanto riguarda i dati relativi alla città di Bergamo, nell'incontro di ieri sono stati messi in evidenza i capitoli di spesa interessati dagli aumenti: tra questi il capitolo «Bevande alcoliche e tabacchi» e quello dell'«Abbigliamento e calzature», nel quale salgono sia i prodotti che i servizi relativi. Altri capitoli in aumento sono stati quelli delle comunicazioni (nel quale salgono le apparecchiature ed il materiale telefonico), dei servizi ricettivi e di ristorazione (dove crescono alberghi ed agriturismi, mentre sono in controtendenza con una lieve flessione i camping) e dei mobili, articoli e servizi per la casa nel quale all'aumento dei prodotti per la riparazione della casa si contrappone il calo dei combustibili liquidi; segno più anche per quanto riguarda il capitolo «altri beni e servizi», nel quale salgono i prodotti di bellezza, profumi e deodoranti, l'oreficeria e gli articoli da viaggio. Tre invece i capitoli che risultano in diminuzione, ma con un andamento contrastato: trasporti, con diminuzioni del gasolio per auto, del gas Gpl e dei trasporti aerei, in parte controbilanciate da crescite nella benzina verde, ricambi, accessori e lubrificanti; «Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili», con il calo dei combustibili liquidi ed il rialzo dei prodotti per la riparazione e manutenzione della casa ed infine il capitolo «Ricreazione, spettacoli e cultura», dove diminuiscono gli apparecchi fotografici e cinematografici, i supporti per la registrazione suoni ed immagini, i giochi e gli impianti di risalita mentre crescono gli apparecchi per il trattamento dell'informazione, fiori e piante, alimenti per animali, parchi divertimento e pacchetti vacanza tutto compreso. Risulta stabile invece il capitolo relativo ai «Servizi sanitari e spese per la salute» ed invariato quello dell'«Istruzione». Infine il capitolo «Generi alimentari» mostra un generale andamento in aumento delle quotazioni dei prodotti, in particolare di frutta e verdura: ad esempio cavoli e verze registrano un aumento del 7,2%, le clementine del 5,6% e le carote del 4,5%.
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