«Nella società di oggi si vive con disperazione e affanno, senza speranza e ci si stanca subito della novità. Invece la Risurrezione di Cristo è speranza e novità permanente per l’uomo e per la storia». Questo è il messaggio del vescovo di Bergamo Francesco Beschi durante la Messa celebrata in Duomo il giorno di Pasqua. «Siamo affannati e non riusciamo a stare al passo con le tante novità che talvolta intimoriscono le persone più avanti negli anni adulti ma non ne sono esonerati neppure i giovani, a causa degli orizzonti non facili e non sicuri rispetto soltanto allo ieri - ha continuato il vescovo -. C’è chi ha superato ansie e timori, non si meraviglia più di nulla, cadendo però nel cinismo».
Di fronte a questa cultura — ha aggiunto monsignor Beschi — «la Pasqua di Risurrezione ci viene consegnata come meraviglia, come novità permanente. Sembra un paradosso: come può essere permanente una novità? Invece, la Risurrezione di Cristo è la novità permanente di un tempo indistruttibile. Cristo risorge, ma insieme a Lui risorge anche il mondo».
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