La presenza dell’Università e le scorciatoie: in due parole sono le cause dell’aumento di traffico in Città Alta negli ultimi anni, un balzo non indifferente del numero di auto (da 10 a 14 mila auto in transito al giorno, dal 2000 ad oggi) che, secondo le analisi di Palazzo Frizzoni, sarebbe dovuto all’alta frequentazione dell’ateneo e all’attraversamento improprio di Bergamo alta nelle ore di punta. I dati raccolti dalla Sincert, società incaricata di studiare i flussi di traffico in città, danno ragione a queste ipotesi: sono stati individuate cinque vie d’accesso al centro storico dove centraline, talvolta affiancate da persone, hanno contato tutti i veicoli in entrata e in uscita dalla cerchia delle Mura nell’arco di 24 ore. Il risultato? Da porta Garibaldi, per esempio, tra le 7,30 e le 8 di un giorno feriale salgono 177 veicoli (auto, camion), un autobus e 29 moto, circa 6 mezzi al minuto. Altro esempio: da porta Sant’Agostino scendono 190 veicoli tra le 18,30 e le 19. Solo alcuni numeri per far capire che nelle ore di punta è un altro tipo di traffico quello che incide su Città Alta: quello di chi utilizza la cinta delle Mura per evitare le code in città.Che fare quindi? L’assessorato alla Mobilità l’idea l’ha messa sul tavolo ieri, alla presentazione dei nuovi orari di chiusura festiva per Città Alta in vigore da domenica. «Non è esclusa la possibilità di chiudere la cinta delle Mura con i dissuasori in particolari orari nei giorni feriali, ci stiamo pensando» ha spiegato l’assessore alla Mobilità Maddalena Cattaneo.Se questa sarà la ricetta contro il traffico improprio da attraversamento, quella per ridurre il pendolarismo in auto di chi frequenta per studio o lavoro l’Università è la risalita di via Baioni: «Non sarà la soluzione di tutti i mali, ma almeno permetterà a molti studenti di raggiungere l’ateneo in modo veloce e senza portarsi l’auto in Città Alta» ha aggiunto Cattaneo. Queste misure - unite al progetto in corso di un sistema di infomobilità per conoscere il numero di parcheggi disponibili nel centro storico (e in futuro sotto il parco faunistico) e limitare a quel numero gli accessi in automobile - dovrebbero alleviare la situazione della mobilità di Città Alta che dal 2000 ad oggi ha avuto un incremento di traffico in entrata del 43 per cento e in uscita del 37 per cento. La serie storica dei transiti mostra che la situazione è rimasta più o meno invariata dal 1987 al 2000, con una lieve flessione: 10.800 auto al giorno 19 anni fa, 10.400 nel 2000. L’impennata c’è stata proprio negli ultimi cinque anni: fenomeno che l’assessore Cattaneo ha giustificato anche con l’avvento dell’Università in Città Alta, che cresce di anno in anno per numero di matricole.Il provvedimento per il futuro più immediato, come già annunciato, sarà lo stop ad auto e moto dei non residenti nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. Per stasera e domani è previsto il blocco dalle 21 all’una, ultime due serate di chiusura fino al marzo prossimo. Il divieto festivo continua invece con gli orari indicati fino a fine ottobre: dalla prima domenica di novembre fino alla prima di marzo, invece, gli orari di chiusura festiva saranno dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17,30. Sono esclusi dal provvedimento ciclomotori, biciclette e i residenti in possesso dei permessi.Tutti i pilomat saranno messi in funzione da domenica, tranne quello di via Fontana, all’incrocio con via San Sebastiano, che non è mai stato attivato a causa di una diatriba con alcuni residenti. Tra qualche domenica però anche quel dispositivo impedirà l’accesso al traffico: il tempo di risolvere alcuni problemi tecnici.(13/10/2006)
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