Lago d’Iseo in crisi: il livello scende di 5 centimetri al giorno

Il livello del lago d’Iseo cala di 5 centimetri al giorno: si va verso una crisi idrica che si annuncia storica, ben peggiore delle annate nere del 1976 e 2003. Il Consorzio dell’Oglio, delegato dalla Regione alla regolazione del bacino, sottolinea che la crisi toccherà il culmine nelle prima decade di luglio, quando ai ritmi attuali saranno esaurite le disponibilità idriche che permettono di regolare i flussi. Accadrà quando al misuratore di Sarnico (attualmente a +35 centimetri) si raggiungerà la soglia dei -30: a quel punto scatterà la limitazione delle irrigazioni, con gravi conseguenze all’agricoltura delle campagne nelle province di Bergamo, Brescia e Cremona.

La media storica dice che in questo periodo l’Iseo dovrebbe essere a +100 cm: il deficit rispetto al medesimo periodo della calda estate 2003 è di 185 milioni di metri cubi di acqua. L’afflusso è di circa 40 metri cubi il secondo, contro una media del periodo di 70 metri cubi.

Ossigeno potrebbe arrivare dal parziale svuotamento degli invasi dei dieci laghetti alpini di proprietà dell’Enel in Valcamonica, oppure da qualche temporale. Intanto il Consorzio auspica una deroga regionale per poter proseguire la regolazione del Sebino anche oltre la soglia di -30 cm, lavorando al contenimento del deflusso d’acqua a valle.

Ma i contraccolpi potrebbero segnare negativamente anche l’estate del turismo: le acque in ritirata sono pronte a lasciare sui bagnasciuga, come già accadde nel 2003 (nella foto), alghe e odori insopportabili, oltre a problemi alla navigazione.

(24/06/2005)

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