Cronaca
Mercoledì 05 Febbraio 2014
Il lago d’Iseo è a livelli di allerta
Coldiretti: «Situazione a forte rischio»
I grandi laghi italiani, dal Maggiore a Sesto Calende, da quello di Como a Malgrade fino al Garda hanno raggiunto livelli da massimo storico del periodo. Livello di allerta anche per il Lago di Iseo, per effetto delle insistenti precipitazioni che hanno allagato le campagne e provocato frane
I grandi laghi italiani, dal Maggiore a Sesto Calende, da quello di Como a Malgrade fino al Garda hanno raggiunto livelli da massimo storico del periodo. Livelli di allerta per il lago di Iseo, per effetto delle insistenti precipitazioni che hanno allagato le campagne e provocato frane e smottamenti.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti che sottolinea come la situazione dei grandi laghi sia significativa delle difficoltà dei corsi d’acqua con piene ed esondazioni e con i terreni saturi che non riescono più ad assorbire l’acqua.
Il tutto con effetti gravissimi sulle coltivazioni, tanto che Coldiretti chiede di avviare le procedure per verificare se esistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità nei territori colpiti.
«Dalla Lombardia al Veneto, intanto, si guarda al cielo in previsione della nuova ondata di precipitazioni che interessa proprio il Nord dell’Italia. Sul territorio lombardo - sottolinea Coldiretti - le abbondanti precipitazioni hanno causato l’allagamento dei campi ma si teme anche per il rischio frane, con una situazione preoccupante soprattutto nelle aree del Bergamasco e della provincia di Pavia. Pesante anche il bollettino dei danni in Veneto, soprattutto nella parte orientale».
LAGO D’ISEO
Il lago d’Iseo è monitorato costantemente, ma seppur al momento non ci sono situazioni di pericolo è ormai stato di allerta. L’asticella prosegue lentamente a salire verso il limite massimo di concessione della regolazione dei +110 cm al misuratore di Sarnico, attorno ai +115 cm scattano le prime esondazioni nei punti più bassi. Oggi il lago ha raggiunto i +106 cm. Ieri il Consorzio dell’Oglio ha effettuato una regolazione significativa alla diga di Sarnico per aumentare il deflusso nell’Oglio, portandolo da circa 78 metri cubi il secondo, a poco più di 100 metri cubi il secondo. Nonostante tutto però, le pioggie copiose e gli afflussi hanno fatto risalire il livello del bacino a 106 cm. Domani è prevista una tregua, ma già da venerdì è annunciata una nuova perturbazione e sembra difficile ipotizzare un aumento dei deflussi d’acqua a valle, dove la pianura presenta canali già saturi d’acqua. Un inizio di 2014 colmo d’acqua per il nostro lago. Dopo i +80 cm del primo giorno dell’anno, il livello è subito risalito oltre i +100 cm senza mai dare segni di decrescita. Oggi, siamo ben +60 cm al di sopra della media registrata per il periodo dal 1933 ad oggi.
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