Il monitoraggio dei laghi lombardi ha disegnato un quadro non proprio tranquillizzate della situazione. Se i laghi Maggiore, Sebino e Idro hanno risorse sufficienti per garantire provvigioni fino alla fine di luglio senza ulteriori interventi straordinari rispetto al piano generale, appare più complessa e critica la situazione del Lario e del bacino dell’Adda che resta ai minimo storici.È quanto emerso nel corso di una riunione tecnica svoltasi all’assessorato alle Reti ed ai Servizi di pubblica utilità. Una riunione che ha visto insieme i rappresentanti dei gestori dei bacini idroelettrici, quelli dei consorzi di bonifica e di regolazione dei laghi, per fare il punto della situazione sull’emergenza idrica.
In base a quanto riferito da Aem, Edison, Enel ed Edipower - e confermato dalla Regione - dal 27 giugno all’8 luglio sono stati rilasciati oltre 50 milioni di metri cubi di acqua in più, rispetto a quanto già previsto dal piano regionale generale. Un’operazione compiuta nel rispetto degli accordi presi il 24 giugno. Per quanto riguarda il Lario e il bacino dell’Adda nelle prossime 48 ore l’assessorato Reti e servizi di pubblica utilità insieme ai gestori elaboreranno un piano di intervento straordinario per un ulteriore e importante incremento di rilascio dell’acqua.
(12/07/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA