Cronaca / Bergamo Città
Sabato 02 Agosto 2014
Ladri senza cuore a casa di Aurora
Caccia vana ai soldi della sottoscrizione
Pensavano di trovare chissà cosa, probabilmente i soldi della raccolta di fondi in corso da alcuni mesi, i ladri che qualche giorno fa, a Casirate, sono entrati nella villetta della famiglia di Ivan e Piera Cazzulani, i genitori di Aurora, la sedicenne affetta da scoliosi idiopatica.
Pensavano di trovare chissà cosa, probabilmente i soldi della raccolta di fondi in corso da alcuni mesi, i ladri che qualche giorno fa, a Casirate, sono entrati nella villetta della famiglia di Ivan e Piera Cazzulani, i genitori di Aurora, la sedicenne studentessa casiratese affetta da scoliosi idiopatica, una grave e complessa malattia della colonna vertebrale, che a metà settembre dovrà sottoporsi a un delicato e costoso intervento chirurgico a Sacramento, in California.
Per Aurora, su appello di papà e mamma, che non sono benestanti, da qualche tempo, a Casirate e nella Bergamasca, è scattata un’autentica gara di solidarietà. Occorreranno 85.000 euro soltanto per pagare l’intervento chirurgico che le potrà restituire una qualità di vita quasi normale e le offerte in denaro in questo periodo si stanno moltiplicando. È attiva anche la piattaforma www.kendoo.it. Il clamore di questa vicenda, finita sulle cronache locali, ha però inevitabilmente attirato i soliti malintenzionati.
«Se cercavano soldi - spiega Piera Cazzulani -, i ladri si sono sbagliati di grosso: in casa nostra non ce ne sono. Quelli che serviranno per l’operazione in America di nostra figlia e che stiamo raccogliendo grazie alla generosità della gente, sia che si tratti di privati che di associazioni di volontariato, sono ora più di 60.000 euro ma si trovano su un apposito conto corrente in banca».
Non che i soliti ignoti se ne siano comunque andati dalla villetta dei Cazzulani a mani vuote: si sono presi un braccialetto e una catenina d’oro, due orologi in acciaio, bigiotteria e soprammobili per un totale di circa 2.000 euro.
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 2 agosto
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