La Turchia spegne i social network
«Hanno pubblicato foto del pm ucciso»

Bloccato l’accesso in Turchia a Twitter, Facebook (poi sbloccato) e YouTube. La decisione delle autorità è arrivata dopo che i tre social avevano pubblicato le foto del pm Kiraz preso in ostaggio martedì scorso da due «brigatisti» del Dhkp-C e poi rimasto ucciso nel blitz.

Si tratta della misura più ampia mai adottata dalle autorità nei confronti dei social media. Lo scorso anno fu vietato l’uso di Twitter e YouTube poco prima delle elezioni. Nel pomeriggio del 6 aprile diversi media internazionali hanno riferito che le autorità turche hanno tolto il blocco all’accesso su Facebook, ma rimane ancora la censura su YouTube e Twitter.

La decisione era stata annunciata dopo che i social media avevano pubblicato la foto del pm, Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio da due «brigatisti» del Dhkp-C e poi ucciso nel blitz delle teste di cuoio. Secondo quanto riportano i media, YouTube e Twitter sono ancora bloccati perché si sarebbero rifiutate di togliere le foto dalla rete.

Nel frattempo la notizia fa discutere e gli utenti protestano. Ecco uno dei tanti post comparsi su Twitter contro la censura.

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