La spending review delle famiglie?
Spese tagliate di 3.142 euro...

Le stime di Federconsumatori e Abusdef dopo i dati Istat su industria e commercio.

Roma

Tra il 2008 e il 2015 le famiglie hanno tagliato le loro spese con una spending review da 3.142 euro. È la stima di Federconsumatori e Adusbef che invitano a «interpretare con la dovuta cautela» i dati positivi diffusi dall’Istat su industria e commercio ricordando le «dimensioni allarmanti» della crisi. Di fronte ad «un fenomeno di tale portata», la crescita delle vendite dell’1,7% «rappresenta una ripresa irrisoria, che va alimentata e incoraggiata da azioni determinate del Governo, con opportuni investimenti per la ripresa e per rilanciare il mercato del lavoro», dichiarano i presidenti delle due associazioni Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

Federconsumatori e Adusbef commentano inoltre la crescita degli ordinativi trainata di mezzi di trasporto, che ritengono un dato fisiologico. «Dopo anni di crisi e di rinunce è quasi ovvio che molti debbano cambiare l’automobile o il mezzo di trasporto che gli occorre per lavorare. Il ricambio è dovuto all’usura dei mezzi ed è accentuato anche dal contestuale peggioramento dello stato del servizio di trasporto pubblico in molte città».

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giovanni calzaferri

9 anni, 7 mesi

Molto bene, con questi risparmi possiamo garantire gli stipendi e i vitalizzi dal l'usciere di palazzo madama fino al nostro silenzioso presidente.

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concita tomasini

9 anni, 7 mesi

Un po' di sana economia anche il governo dovrebbe dimostrarla agli italiani vessati su tutto. Invece assistiamo al lievitare del debito nazionale che solo verbalmente si dice possa iniziare a scendere. Troppi optionals, troppe voci di spesa, e risparmi solo su prestazioni verso i connazionali. Altrove........nisba

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Davide Boschi

9 anni, 7 mesi

A differenza dei nostri politici, i normali cittadini hanno imparato qualcosa dalla crisi: hanno imparato a spendere meglio. Del resto, basta cercare su Internet una semplice frase come "come risparmiare su" e la frase si completa da sola. Spesa alimentare, carburante, riscaldamento, abbigliamento... e sono cose che dopo averle imparate non si dimenticano più. Quindi non illudiamoci: a crisi finita andremo più al ristorante e in ferie, ci concederemo qualche lusso alimentare o di abbigliamento, recupereremo il tenore di vita che abbiamo sacrificato... ma di quei 3000 euro che abbiamo imparato a risparmiare ce ne resteranno intasca un bel po', perché avremo imparato a spendere con attenzione.

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