Cronaca / Isola e Valle San Martino
Giovedì 19 Giugno 2014
La sorella di Bossetti: stiamo male
«Non è lui: hanno voluto incastrarlo»
«Mio fratello è sangue del mio sangue, io lo conosco, lui è innocente» lo ha detto Laura Letizia Bossetti, sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti. «Hanno voluto incastrarlo. Non è lui, ne sono sicura al cento per cento. Qui in famiglia stiamo male, è una tragedia».
«Mio fratello è sangue del mio sangue, io lo conosco, lui è innocente» lo ha detto Laura Letizia Bossetti, sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti, intervistata da Matrix che alle 23.45 su Canale 5 manderà in onda l’intervista.
E intervistata dall’Ansa aha ribadito il concetto: «Hanno voluto incastrarlo. Non è lui, ne sono sicura al cento per cento». Poi ha aggiunto: «Lo conosco meglio di chiunque altro. Siamo cresciuti insieme e so che non farebbe male a una mosca. È un bravo padre, un grande lavoratore. Siamo una famiglia che pensa solo a guadagnare qualcosa per mangiare, siamo persone semplici».
«Non sapevo di avere un altro padre - ha aggiunto - ma per me mio padre è quello che mi ha cresciuta. Non prendo le distanze da mia madre. Quello che ha fatto, se è vero, non cambia nulla. Sono cose successe oltre quarant’anni fa».
«Qui in famiglia stiamo male, è una tragedia, ma ci sentiamo vicini ai genitori di Yara Gambirasio» ha aggiunto nell’intervista a Matrix Laura Letizia Bossetti, la sorella gemella di Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo che è in carcere con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.
Sul caso Yara interviene ora il Garante Privacy che richiama i media «al massimo rispetto» dell’essenzialità della notizia e sottolinea che neanche l’interesse pubblico legittima l’accanimento sugli “aspetti più intimi della persona tale da determinare irreparabili danni nella vita familiare e di relazione».
Intanto non è più accessibile il profilo Facebook di Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore finito in carcere per l’omicidio di Yara Gambirasio, trovata cadavere in un campo a Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011.
«Questo contenuto non è al momento disponibile» è il messaggio che appare cercando di entrare sul profilo in cui Bossetti aveva postato fra le immagini anche foto della famiglia, in particolare dei tre figli.
Subito dopo che è stato fermato dai carabinieri, in molti sono andati sul suo profilo, lasciando commenti e soprattutto insulti. Da allora sono state create diverse pagine facebook che lo riguardano come ’Massimo Giuseppe Bossetti colpevole? o innocente?’, ’Massimo Bossetti in Galerà e ’Massimo Bossetti innocentè.
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